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Dopo aver lasciato l'Inter, Jonathan e ora al Fluiminense e tramite Globoesporte ha raccontato il motivo del suo addio all'Italia e il suo infortunio.
E 'stato il peggior infortunio della sua carriera?
E' stato il peggior infortunio della mia carriera. Rimasi fermo otto mesi, quasi. Poi di conseguenza dovevo ritrovare la fiducia, sento ancora un po 'di dolore. Sono diventato più forte come giocatore e come uomo. Ho preso una botta al ginocchio in una partita della preseason. In seguito, ho cominciato a sentire dolore. Ho giocato con questi dolori per tre mesi all'Inter. I medici mi hanno valutato e hanno detto che non avevo niente. Io ho continuato e ho finito per farmi ancora più male, fino al punto di non riuscire ad allenarmi; sentivo dolore anche mentre facevo le scale. Ho avuto l'infortunio nel mese di luglio 2014. E mi sono operato in data 11 febbraio 2015. Se lo avessi fatto prima, avrei recuperato molto più velocemente. E' stato un momento molto difficile della mia carriera, molti dubitavano e credevano ai medici dicendo che io non avevo nulla. Il mio contratto con l'Inter era in scadenza. E sapevo che facendo l'intervento chirurgico, la possibilità di rinnovare era piccola. Venivo da un ottimo momento prima, ma la lesione ha fatto dimenticare tutto. Il calcio è così, ma non posso lamentarmi. Il mio recupero è stato fatto tutto in Serbia poiché avevo perso fiducia nel reparto di medicina dell'Inter.
E' stato un errore medico?
Non mi piace a giudicare le persone. Se non uno sbaglio, è stato una grossa negligenza. Quando un giocatore accusa un infortunio nel mese di luglio, l'intervento non può essere fatto dopo sei o sette mesi. Doveva essere un mese dopo. Non ho nulla contro il club, il mio problema era con i medici. Mi sono fatto male e sono svanite le mie possibilità di rimanere all'Inter. Ho chiamato il mio avvocato, ma mi aspettavo di tornare a giocare, ma non ritornai per l'infortunio. Il mio ex manager potrebbe riuscì a farmi allenare col Partizan. L'intervento lo ha pagato l'Inter, io la riabilitazione.
Perché tornare in Brasile nel 2015?
Avevo proposto per continuare in Europa (Genova, Atalanta, Torino) e ne ho parlato con mia moglie.Abbiamo deciso che era meglio tornare in Brasile per il bambino che stavamo per avere. Ci sono stati grandi club del calcio europeo. Ho deciso di tornare indietro perché volevo tornare ancora giocare ad un alto livello. Potevo giocare in un club più piccolo e guadagnare di più, ma ora al Fluiminense gioco ad un livello elevato e posso ancora sognare la Nazionale. In Europa le piccole sono inferiori alle big, in Brasile è più equilibrato.
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