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Juan: “Inter, voglio restare per sempre. Strama si fida di me. Cassano e Balo…”

Juan Jesus è stata una delle sorprese positive di questa stagione più nera che azzurra. Il giocatore brasiliano, ai microfoni di Sky, per il programma ‘I signori del calcio’, ha parlato di sè e della sua esperienza all’Inter e...

Alessandro De Felice

Juan Jesus è stata una delle sorprese positive di questa stagione più nera che azzurra. Il giocatore brasiliano, ai microfoni di Sky, per il programma 'I signori del calcio', ha parlato di sè e della sua esperienza all'Inter e ha detto:  

L'ARRIVO - Appena sono arrivato Cordoba, che ancora giocava, mi ha aiutato tanto. Anche ai brasiliani Julio, Maicon e Lucio devo un ringraziamento: senza di loro non sarei riuscito ad ambientarmi bene qui. Il rapporto che abbiamo tra noi brasiliani è molto bello. A milano mi trovo bene s sembra di stare a Porto Alegre, dove vivo in Brasile.

LUCIO - Giocare con lui è stata una grande esperienza e da lui ho imparato molto. Mi ha insegnato molte cose.

STRAMA - Con lui ho un bel rapporto perchè qundo sono arrivato ho giocato prima una partita con la Primavera, che allenava all'epoca, e quando è stato promosso in prima squadra mi ha aiutato molto e dato sempre fiducia. Lo ringrazio per il fatto di fidarsi sempre molto di me. Il rapporto che abbiamo è sereno e tranquillo, normale tra allenatore e giocatore.

L'ESORDIO - Il giorno del mio esordio è stato importantissimo. Ero contento per aver giocato anche solo due minuti ma meno felice perchè la squadra stava perdendo 3 a 1. Già solo l'aver giocato qualche minuto è stata una enorme gioia.

IN DIFESA ALLE OLIMPIADI - Per me era un occasione per fare bene e dimostrare il mio valore sia in Brasile che all'Inter. Credo che la medaglia d'argento sia stata un peccato perchè volevamo la vittoria, ed avevamo una grande squadra per ottenerla. L'Olimpiade mi ha aiutato perchè l'Inter ha visto tutto quello che ero in grado di fare.

THIAGO SILVA - Mi ha aiutato tanto anche lui. Ha giocato in Italia qualche anno e mi ha spiegato come giocare qui e impstare la manovra. In più mi dice sempre che èimportante stare stare tranquillo. Credo che non ci assomigliamo molto: lui è tecnico, tanto da poter fare il centrocampista, io sono più fisico e ho più corsa.

SOGNO MONDIALE - Il mondiale in Brasile, in casa, si avvicina e spero di rientrare tra i convocati. Tutti si aspettano che la Selecao vinca, anche perchè siamo in casa.

COUTINHO - Per me è come un fratello più piccolo. Mi ha aiutato molto quando sono arrivato, anche se era in Spagna mi chiamava e chiedeva se avevo bisogno di qualcosa. Mi spiace molto sia andato via. Rimarrà comunque sempre mio fratello e nonostante la distanza giochiamo alla Play online e ci sentiamo spesso, farà una grande carriera.

ADDIO SCAMPATO - Se dovevo andare al Bologna un anno fa? E' vero esisteva questa possibilità ma il mio procuratore mi diceva di stare tranquillo e continuare a lavorare che l'opportunità di restare in nerazzurro c'era. L'Inter stava guardando come mi allenavo e come stavo andando col Brasile. Alla fine l'opportunità è arrivata.

CONTRO IL TORINO - E' stata forse la più importante della mia vita perchè facevo il mio esordio vero e dovevo dare il mio meglio per cercare di conquistarmi spazio tra i titolari.

RANOCCHIA - E' un grande giocatore e uomo. Con lui mi trovo bene e c'è una bella amicizia anche fuori dal campo. lo ringrazio perchè quando ho iniziatoa giocare era sempre al mio fianco.

QUESTIONE DI MODULO - A tre o a quattro non cambia. Basta che il mister mi chieda di giocare e va bene, anche in porta o in attacco. Sinistra o destra o al centro non ambia, faccio quello che mi chiede l'allenatore e cerco di aiutare la squadra al massimo.

IL DERBY - Tutto il mondo lo segue e giocare quella partita è una sensazione stupenda. Da bambino la guardavo come tutti. Non riesco a spiegare bene l'emozione, sono stato vicino a fare gol ma la palla era troppo alta e per fortuna Samuel la ha spinta dentro. Abbaimo vinto giocando bene.

I TIFOSI NERAZZURRI - Loro meritano delle vittorie perchè ci sono sempre vicini, sia nelle sconfite che quando le cose vanno bene. Loro sono al nostro finco anche nei momenti brutti.

QUELLA VOLTA ALLO JUVENTUS STADIUM - A me non interessava che nesuno avese mai vinto lì dentro. Pensavo a fare il mio lavoro al meglio. Grazie a Dio abbiamo vinto e fatto un ottima gara.

CONTRO IL NAPOLI - Era importante come contro Milan e Juve. Loro sono pericolosi con Cavani, se gli lasci spazio può far male, ma quel giorno ero concentrato e lo ho contenuto al meglio.

CALO NEL 2013 - Noi avremmo voluto fare sempre bene poi c'è stato questo calo. L'Inter è sempre una grande squadra e adesso proviamo a ritrovare la forma migliore.

FANTANTONIO - Cassano fa sempre ridere tutti, soprattutto con Jonathan, di cui è amico. Sembra brasiliano perchè vuole sempre scherzare ed essre felice. Racconta spesso di essere sato vicino alla morte e del problema al cuore e sono contento stia bene, giocando ancora con noi. Grazie a Dio è vivo oggi e stare all'Inter con lui è spettacoloso.

BALOTELLI - E' una persona diversa secondo me: è bravo ma solo quando è concentrato. A volte non so che succede nelle sua testa, ma non sono suo amico e non posso saperlo nè consigliarlo. Il giorno del derby, come tutte le partite importanti, era concentrato e se non ha fatto bene, come stava facendo fin lì, vuol dire che io ho giocato una buona partita.

FUTURO E MORATTI- Voglio restere e vincere Campionato, Coppa Italia. Noi brasiliani pensiamo a vincere sempre. Già sono in una grande squadra come l'Inter, e vorrei stare tutta la vita qui. Il giorno che l'Inter vorrà cedermi, penso che non accadrà, ma non si sa mai, mi piacerebe giocare al Real, che prendo sempre alla Play Station, con Ronaldo, Di Maria e Higuain, che sono grandissimi giocatori. Mi piace vederli giocare in televisione, poi c'è l'amico Marcelo. Moratti è un grande uomo e sono contento lui mi abbia portato qui e voluto fortemente. Lo ringrazio sempre e lui è gentile con me, mi parla sempre.