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Juan: “Rifiutato nulla, a lungo all’Inter. I nuovi? ‘Guerra’ fa bene. Vedrete Kovacic!”

Daniele Mari

Dal ritiro di Riscone di Brunico, il collega Matteo Spaziante di Libero ha intervistato Juan Jesus, uno dei giocatori più discussi della scorsa stagione. Il brasiliano, però, non pensa assolutamente ad un addio all’Inter, anzi rilancia con...

Dal ritiro di Riscone di Brunico, il collega Matteo Spaziante di Libero ha intervistato Juan Jesus, uno dei giocatori più discussi della scorsa stagione. Il brasiliano, però, non pensa assolutamente ad un addio all'Inter, anzi rilancia con ambizione:

Juan Jesus, ma perché l'Inter fatica così tanto nella fase difensiva?

“Non è un problema soltanto della difesa. E' una catena, dal portiere all'attacco, tutta la fase difensiva ci è mancata tantissimo. Non possiamo ripetere la scorsa stagione, è stata una brutta figura per tutti noi”. 

In questo ritiro Mancini ha riservato particolare attenzione alla difesa. Cosa vi chiede?

“Il mister spinge soprattutto sulla concentrazione, dobbiamo fare le cose pensando. Ci dice di fare le cose per bene, concentrati, perché questo è qualcosa che ci è mancato”.

E' più difficile la difesa a 3 o a 4?

“Quella a 4. C'è meno tempo per pensare, a 3 hai comunque ancora un uomo dietro, magari se sbagli qualcosa puoi recuperare, se sbagli a 4 c'è solo il portiere”.  

C'è un aspetto in cui deve migliorare?

“La concentrazione. Ringrazio Dio per le doti che mi ha dato, fisicamente credo di essere uno dei migliori del gruppo, lo dimostrano anche i test. E' solo questione di concentrazione, devo essere al 100% con la testa in partita”. 

Meglio centrale o terzino?

“Non mi cambia molto, se mister mi chiede di dare una mano da terzino lo posso fare”. 

Sono arrivati due nuovi centrali. La concorrenza preoccupa?

“No, anzi mi fa piacere, così ci sarà un po' più di “guerra”, in senso positivo, che ci può far migliorare. Sapere che ci sono due giocatori come Miranda e Murillo ci aiuterà a lavorare meglio. Sarà una cosa buona per tutti”. 

Miranda è brasiliano come lei, può aiutare?

“Ha esperienza, ha vinto campionato in Spagna, ha fatto una finale di Champions, ci potrà dare una grossa mano”. 

Murillo invece ha fatto una grande Copa America.

“E' giovane come me, dobbiamo crescere insieme, per fare una carriera lunga nell'Inter”. 

Kondogbia può far svoltare la squadra?

“Chi vede calcio sa che è un giocatore forte, con la Juve in Champions ha fatto benissimo. Sarà utile sia in attacco che in difesa, il fisico c'è e anche la tecnica. Per noi sarà un giocatore importantissimo, ci può portare in alto”. 

E' vero che ha rifiutato alcune offerte di mercato?

“In realtà nessuno mi ha chiamato, sono invenzioni dei giornali, il mio telefono non è mai suonato. Ho un contratto lungo (fino al 2018, ndr), devo pensare solo all'Inter”.

Negli ultimi anni è stato spesso nel mirino dei tifosi, come si reagisce alle difficoltà?

“Non ho mai visto un giocatore che ha giocato sempre bene tutte le stagioni, a volte non si riesce a mantenere intensità. Ho giocato tutte le partite il primo anno con Stramaccioni, anche con Mazzarri ho fatto bene, l'ultimo anno ho fatto meno di quanto potevo fare, lo so anche io. Però questo succede con tutti, non mi preoccupo perché so che devo lavorare, con umiltà”. 

Avere avuto quattro allenatori in quattro anni può avere influito?

“Non credo sia stato un problema, ogni allenatore ha dato il massimo”. 

Chi le ha insegnato di più?

“Ognuno mi ha dato un po' di cose. Ranieri mi ha portato qui, Stramaccioni mi ha fatto giocare sempre, Mazzarri e Mancini mi hanno dato sempre fiducia. Ognuno è state importante nel farmi crescere”. 

Si sostituisca ad Ausilio. Un acquisto per questa Inter?

“E' molto difficile (ride, ndr). Siamo già messi bene, i giocatori che abbiamo credo che possiamo fare una stagione da Inter, tornando a vincere. Io prenderei Neymar, ma credo sia complicato (ride, ndr)”. 

Il suo amico Coutinho è esploso lontano da Milano. Ha paura che anche Kovacic possa fare lo stesso?

“Conosciamo le sue qualità. La gente gli mette tanta pressione, però un '94, ha 21 anni, ha grandi margini. Credo che vada lasciato tranquillo. In questo anno Mateo ci darà tanta soddisfazione, tutti capiranno cosa è capace di fare”.

A proposito di Brasile, pensa alla Nazionale?

“Prima devo pensare a fare bene all'Inter, se faccio bene qui il momento per il Brasile arriverà”.

La Juve è ancora così lontana?

“Il gap si è ridotto, ma loro restano avanti. Hanno questa capacità di rimanere la Juve anche cambiando qualche giocatore, è questo che dobbiamo imparare da loro. E anche la cattiveria”. 

Se le dico la parola “scudetto”, come reagisce?

“E' ancora presto, non è nemmeno iniziato il campionato. Però dobbiamo pensarci, perché visto il mercato che abbiamo fatto e come stiamo lavorando credo potremo fare qualcosa di molto buono”. 

Anche perché un trofeo manca da tanto.

“Vero. Adesso non abbiamo più tempo, non abbiamo più scuse, non abbiamo più niente dietro cui nasconderci. Dobbiamo tornare in alto e dobbiamo rimanerlo a lungo”.

Sarà la stagione di...?

“Spero della squadra, dell'Inter. Abbiamo bisogno di tutti, non di un singolo giocatore. Mauro (Icardi, ndr) l'anno scorso ha fatto bene, è stato capocannoniere, credo che abbiamo bisogno che questo sia l'anno della squadra”.

Se l'Inter vince, lei...

“Faccio cinque giorni di fila senza dormire. Vado a fare festa con tutti i tifosi per una settimana intera, pago io”.