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Juan: «Voglio fare la storia all’Inter, è una fissazione. Vinceremo…»

Dal Brasile FCINTER1908 ha raccolto questa bella intervista a Juan, che parla della sua carriera e ovviamente della sua avventura in nerazzurro. Il difensore brasiliano ripercorre tutte le tappe della sua ascesa calcistica e conferma la volontà...

Lorenzo Roca

Dal Brasile FCINTER1908 ha raccolto questa bella intervista a Juan, che parla della sua carriera e ovviamente della sua avventura in nerazzurro. Il difensore brasiliano ripercorre tutte le tappe della sua ascesa calcistica e conferma la volontà di restare a lungo in nerazzurro.

LE ORIGINI«Vengo da Belo Horizonte, poi ho iniziato a giocare nelle giovanili dell'America-MG. Poco dopo, nel 2005, sono andato a Porto Alegre e ho fatto un provino all'Internacional. Ho finito per essere reclutato e ho completato tutta la trafila nelle squadre giovanili diventando un professionista nel 2010. Ho debuttanto nel Campeonato Gaúcho, dove ho esordito con la squadra B». GLI ESORDI«L'Internacional mi ha dato tutto il supporto per crescere al meglio come atleta nelle categorie inferiori (giovanili, ndr). Sicuramente ho avuto modo di imparare molto, crescere come persona e imparare anche a diventare un professionista. Le persone che lavorano al club sono di alta qualità e questo ha davvero contribuito a darmi una base per una carriera importante».

LA SELECAO«È molto emozionante giocare con la nazionale brasiliana, in qualunque competizione. Difendere il tuo paese è una cosa che fa molto piacere e mi onora tantissimo. Quando pensi di diventare un giocatore, è difficile non immaginare e sognare di giocare per il Brasile. Ho vinto titoli, ho incontrato diversi luoghi, ho sentito il peso di giocare con questa maglia. Questo ti è molto d'aiuto e ti rende più preparato in vista della pressione di un team di professionisti».L'INTERNACIONAL PORTO ALEGRE«Sono stato molto felice all'Internacional. Non ho giocato moltissimo in realtà, ma ho vissuto con grandi giocatori e partecipato alla vittoria di titoli, che comunque segnano la nostra carriera. Ho giocato qualche partita di Libertadores nel 2010 dove poi abbiamo vinto, ho giocato anche nella Recopa 2011. I titoli sono importanti per il nostro progresso professionale e giochiamo in competizioni in cui ci troviamo ad affrontare diverse difficoltà. Ho anche giocato nel Campionato Brasiliano, che è uno dei più equilibrati al mondo».L'INTER«L'Inter è stata la grande occasione che ho avuto. Avrei voluto giocare un po' di più in Brasile, ma era un'occasione unica, di andare in uno dei grandi club d'Europa, vivendo in un paese e in una città che ti danno tutto, conoscere una nuova cultura, giocare gare importanti. Credo che sia stata una scelta giusta, perché sono cresciuto tanto in relativamente poco tempo che sono in Italia. Ho imparato molto dai compagni che ho al club, gli allenatori che ho avuto, sono cresciuto molto anche tatticamente in un calcio diverso, come è quello italiano». LA VITA A MILANO«Io vivo molto vicino allo stadio dove giochiamo le partite casalinghe, San Siro. È un posto un po' più lontano dal centro, ma è una zona molto tranquilla a Milano. La città è bellissima, con un sacco di cultura, buoni ristoranti, c'è tutto il necessario. La gente mi ha accolto molto bene, ho fatto amicizie in fretta e la cosa buona è che ho imparato la lingua in breve tempo. Con mia moglie abbiamo sempre guardato i film in italiano, cercando di capire quello che dicevano, o con sottotitoli nella loro lingua. Così abbiamo imparato in fretta e ora paarliamo già fluentemente l'italiano». LE OLIMPIADI«È stato un sogno partecipare ai Giochi Olimpici di Londra. L'ambiente in cui si vive è incredibile, quello che ogni atleta ama trascorrere. Noi del calcio avevamo il problema che le partite non erano tutte in città, quindi non avevamo contatti diretti con il Villaggio Olimpico. Ma abbiamo avuto l'opportunità di visitarlo ed è stato molto bello. Siamo arrivati ​​alla finale, giocata a Wembley, che è uno degli stadi più storici al mondo, e per poco non abbiamo vinto la medaglia d'oro. Ma è stato sensazionale vivere un evento di queste dimensioni».IL FUTURO«Voglio restare a lungo all'Inter, facendo la storia del club. È una cosa che mi sono fissato in testa e spero di riuscirci. Credo che con l'Inter vincerò titoli importanti in Italia e poi anche la Champions League. Poi in base al rendimento nel club, spero di avere la possibilità di giocare la Coppa del Mondo con la Nazionale brasiliana. Spero di essere in grado di raggiungere i miei obiettivi».