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Di palloni e sogni (degli avversari) ne ha presi tanti, per tenere sempre l'Inter aggrappata ai suoi desideri e alle sue speranze. Senza le mani di Julio Cesar, probabilmente non sarebbe mai esistita la leggenda del Triplete. I tifosi nerazzurri sono rimasti legatissimi al portiere brasiliano, vero pilastro di una squadra indimenticabile. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport a margine dell'evento del Festival dello Sport che ha celebrato i campioni del 2010, Julio Cesar ha così parlato:
INTER DI OGGI - "Sta andando bene, vincere le prime due partite di Champions ti permette di giocare con più tranquillità, anche se non è ancora finita. Adesso vengono due gare difficili contro il Barcellona, ma la partenza dà un po’ di tranquillità".
BARCELLONA MENO FORTE? - "Non saprei, ma sicuramente gente come Xavi, Iniesta o Neymar mancherebbe a qualsiasi squadra. Però una squadra che ha Leo è sempre pericolosa".
HANDANOVIC - "Secondo me Samir è molto molto forte. In Champions avrà la possibilità di dimostrarlo ancora di più. La vetrina europea ti dà una dimensione diversa da quella del calcio italiano. Se ripete quello che ha fatto in A nella coppa per me può entrare nella top3, top5 al mondo".
FUTURO - "Io adesso sto fermo, non ho niente in testa. Mi godo la famiglia".
PARATE PIU' BELLE - "Tutti i momenti con la maglia nerazzurra sono stati speciali. Ma la serata più bella è stata quella di Madrid. La parata top quella di Barcellona su Messi, in semifinale. E il derby più bello quello in cui paro il rigore a Ronaldinho, uno dei migliori giocatori al mondo. Eravamo avanti 2-0, ma in dieci: se avessero accorciato non so come sarebbe finita".
TITOLI - "All’Inter ho vissuto sette anni in cui abbiamo fatto grandissime cose: i tifosi sono rimasti legati anche perché gli abbiamo portato 14 titoli. E ho vinto più derby di quanti ne abbia persi, per fortuna".
(Fonte: la Gazzetta dello Sport)
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