- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Tra le questioni che l'Inter dovrà sicuramente affrontare nel prossimo futuro c'è anche quella relativa a Mauro Icardi. Il futuro dovrebbe essere lontano da Milano, ma l'Inter non vuole assolutamente svendere l'attaccante.
"Tre settimane e mezzo, che non è un film ma la lunghezza di un periodo in cui l’Inter cercherà, da qui in avanti, di fare opera di equilibrismo. Sull’affaire Icardi, per intendersi, è a oggi da escludere l’ipotesi di una non convocazione per il ritiro. Primo perché l’Inter si esporrebbe a un’iniziativa legale dell’argentino, con rischi troppo elevati da correre. E secondo perché l’Inter non ha voglia di deprezzare ulteriormente un calciatore che, al netto di qualsiasi valutazione, resta pur sempre un asset importante, anche dal punto di vista dell’immagine: basti pensare ai riflessi sul mercato asiatico, tanto caro a Suning. Ecco perché tra la volontà «sportiva» di costruire un’Inter che prescinda da Icardi, c’è anche l’esigenza societaria di non svendere l’attaccante. È un messaggio chiaro che il club vuole indirizzare al giocatore e agli eventuali compratori: il braccio di ferro non conviene a nessuno. L’a.d. vuole proteggere il più possibile il nuovo allenatore da una gestione «pesante», che ha finito col travolgere il tecnico precedente", spiega La Gazzetta dello Sport.
"È un punto importante, che fissa un paletto anche nella trattativa che prima o dopo nascerà con la Juve che sarà di Maurizio Sarri. Il club sa che tra Icardi e la dirigenza bianconera il feeling esiste da tempo, da almeno un anno, quando ci fu l’approccio poi non sfociato in una trattativa per lo scambio con Higuain. In Argentina c’è chi ha parlato di un presunto interesse dell’Inter Miami di David Beckham, ma la cosa non ha trovato il minimo riscontro. In ogni caso, a chiunque si siederà a trattare, l’Inter vuole far sapere che non si scenderà sotto quota 70 milioni. E con la Juve l’unico incastro in termini di scambi sul quale è disposto a ragionare il club nerazzurro è quello con Paulo Dybala. O con Dybala alla pari, o cash alla cifra stabilita. Altri giocatori non scaldano più di tanto. O meglio: Cuadrado potrebbe fare al caso di Conte. Ma, se la Juve decidesse di inserirlo nell’affare, l’Inter potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi solo di fronte a una valutazione bassa del colombiano, dunque con una quota di cash molto elevata a conguaglio. Quando la trattativa entrerà nel vivo, non è dato sapere. Ma non c’è certezza che accada entro il famoso 8 luglio: da qui nasce l’equilibrismo doveroso dell’Inter", si legge su la rosea.
© RIPRODUZIONE RISERVATA