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Il dubbio più grande di Spalletti per la gara di oggi tra Inter e Parma riguarda chi schierare come punta nel suo 4-2-3-1: il tecnico dei nerazzurri sta valutando se rischiare Icardi o lasciarlo a riposo in vista della Champions. In tal caso a guidare l'attacco interista sarà Keita Balde, come successo nell'ultima vittoriosa trasferta a Bologna. Probabile che a iniziare sia il senegalese, ma che poi a gara in corso, come detto ieri da Spalletti, anche l'argentino farà parte della gara.
ICARDI - "Il momento di Icardi è noto. Mauro si è fermato a Bologna per un problema alla coscia destra, si è allenato a parte qualche giorno con l’Argentina, ha giocato 85 minuti l’amichevole contro la Colombia. In mezzo a tutto questo c’è un doppio cambio di fuso orario (Los Angeles e New Jersey, 9 e 6 ore di differenza rispetto all’Italia), un volo di ritorno intercontinentale last minute, e soprattutto la tanto attesa partita di martedì a San Siro contro il Tottenham. Icardi è sicuramente carico e la sua eventuale pressione su Spalletti potrebbe cambiare gli scenari. L’allenatore non lo vuole spremere già adesso, questo è chiaro, perché la stagione è lunga e ricca di insidie. È pur vero, però, che il primo gol stagionale di Maurito contro il Parma sarebbe davvero un’ottima medicina innanzitutto per lui (che vuole superare quota 100 gol in Serie A con la maglia nerazzurra) e per l’Inter tutta con vista Champions League. Magari potrebbe esserci una sorta di staffetta con Ivan Perisic (anche lui pedina fondamentale per il Tottenham e anche lui reduce dalla trasferta con la nazionale), con il croato che va in panchina, Mauro che gioca titolare e Keita prontissimo a slittare sulla fascia sinistra", secondo l'analisi de La Gazzetta dello Sport.
KEITA - "Comunque vada, infatti, l’ex Monaco è il punto fermo dello scacchiere di Spalletti, che contro il Parma conferma il 4-2-3-1 visto a Bologna. Il senegalese nato in Spagna è stato preso proprio per la sua capacità di adattamento a tutti i ruoli dell’attacco: nasce esterno, però alla Lazio ha vinto le partite anche da prima punta. Un jolly preziosissimo, che tra l’altro al Parma ha segnato il primo gol in Serie A, nel novembre 2013. Anche lui, poi, ha l’umore a mille: il gol con il suo Senegal nella trasferta in Madagascar gli può aver dato la scossa dopo tre presenze così così con i nerazzurri", riporta La Gazzetta dello Sport.
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