Keita rifiuta ancora il West Ham: vuole una big, Lotito cerca l’intesa. I compagni gli chiedono…

Prima il faccia a faccia con Lotito, poi con i compagni di squadra. E' il momento della verità per Keita Balde e la Lazio. Un doppio "summit" raccontato dal Corriere dello Sport: " Ci hanno pensato Lulic e Immobile, il capitano e uno dei suoi vice, a catechizzare il senegalese, è stata la loro prima missione. L’hanno chiamato a rapporto, l’hanno fatto accomodare su una panchina del campo d’allenamento, l’hanno fatto sfogare, poi è toccato a loro parlare. E’ successo tutto in mondovisione, davanti ai tifosi, davanti ai media. Che cosa si sono detti? Ecco i retroscena: Lotito, parlando con Keita, ha cercato un accordo sulla cessione, spera sia condivisa. I compagni hanno chiesto all’attaccante di evitare uscite pubbliche, o social, come quella che ha anticipato la partita con la Triestina. Ad un’ora dal fischio d’inizio il giocatore twittò questa frase al veleno: «La società non mi fa giocare...».

LA RISPOSTA - Keita, a Lotito e ai compagni, ha ribadito il desiderio di andare via. Lo ha detto chiaramente, tra l’altro non è una novità. E ha sottolineato che al momento non ci sono destinazioni concrete tra quelle gradite. Keita, durante il colloqui con Lulic e Immobile, gesticolava in modo animato, ricostruiva la sua versione dei fatti, i motivi che l’avevano spinto a lanciare quell’accusa tramite Twitter, i passi che hanno portato lui e la società al punto di rottura. Lulic, in conferenza stampa, ha cercato di dribblare l’argomento censurandolo: «Ciò che è stato detto lo sappiamo solo noi. Su Keita mi auguro si trovi una soluzione per fare contenti tutti».

L'INCONTRO CON LOTITO - Lotito, in quel colloquio notturno, ha ripresentato al giocatore le offerte estere che sono pervenute a Formello, in primis quella del West Ham: circa 30 milioni di euro. Keita non ha dato speranze alla Lazio, non è interessato alla destinazione. Vuole un top club, italiano o estero. Oggi l’attaccante è in vacanza così come tutti i compagni, la ripresa dei lavori è fissata per domani a Formello. La tregua è “armata”, vive di sottilissimi equilibri.