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In casa Inter si valutano le opzioni per la difesa nel caso in cui De Vrij dovesse partire. Per il momento, l'olandese ha rispedito al mittente le offerte in arrivo dall'Arabia, ma non è detto che possa rifiutare ancora se le proposte dovessero diventare importanti. Per questo nel mirino del club nerazzurro c'è il difensore del Bayern Kim.
"Il pensiero stupendo in casa nerazzurra è di allargare e irrobustire il muro davanti a Sommer: il miglior difensore della Serie A 2022-23, Kim appunto, che affianca il miglior difensore dell’ultimo campionato, Bastoni. Difficile immaginare una coppia più forte dalle nostre parti. Che poi, per come Inzaghi sistema i suoi uomini in campo, più che di coppia occorre parlare di trio: Kim è stato superlativo nel Napoli di Spalletti ma giocava in una difesa a quattro. Saprebbe ripetersi nella difesa a tre dell’Inter?", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Per rispondere vale la pena andare a ripassare un caposaldo del calcio secondo Kim: «La cosa più importante è capire che tipo di calcio vuole il tuo allenatore. Qualunque tipo di calcio voglia adottare, tu impara in fretta, e io cerco di farlo». Disponibilità e velocità di adattamento: tutto chiaro. A questo va aggiunto che Kim, nelle idee di Inzaghi e dell’Inter, ha un posto fisso da tempi non sospetti: sempre due anni fa, quando il coreano era ancora sotto contratto con il Fenerbahce e il Psg aveva iniziato a farsi sotto per Skriniar, dirigenti e allenatore avevano individuato in Kim il sostituto ideale dello slovacco. Skriniar allora giocava sul centrodestra, accanto a De Vrij e Bastoni, nelle zolle occupate oggi da Pavard. Kim potrebbe giocare in quella posizione? Certo. Ma la zona di competenza più probabile sarebbe al centro del trio".
"Perché l’Inter nel frattempo si è evoluta, ha cambiato modo di giocare: Pavard e Bastoni sono i primi uomini ad avviare l’azione e avanzano di parecchi metri in fase di costruzione. Kim è un difensore dotato di grande fisicità, aggressività e velocità in campo aperto: la sua posizione è al centro, per mordere gli avversari che si avvicinano e proteggere Sommer dalle ripartenze. Un ruolo che richiede personalità e leadership. E nell’annata al Napoli Kim ha dato ampie garanzie anche in questo senso: spaventa gli avversari e comanda il reparto", scrive Gazzetta.
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