Inter-Napoli, potrebbe essere stata la gara della definitiva consacrazione di Geoffrey Kondogbia. Contro i partenopei il centrocampista francese ha fatto vedere diverse cose, molte delle quali spiegano perché una società come l’Inter abbia messo 31 milioni di euro (più bonus) sul tavolo della sede del Monaco per portarlo via l’estate scorsa. Qualcuno in più forse per evitare che finisse al Milan. Ma la maggior parte perché era ritenuto il profilo giusto per affidargli il centrocampo dei prossimi 10 anni. Contro il Napoli è emersa una parte di quello che può dare. Soprattutto il lato oscuro della forza, quella che ha permesso a Roberto Mancini di piazzare due «buttafuori» ai bordi della propria zona calda per respingere gli inserimenti dei mediani di Maurizio Sarri. D’altra parte, come evidenziano i numeri Opta, ciò che ha convinto del francese è stato soprattutto l’approccio in fase difensiva. Nessuno, tra tutti coloro che erano in campo, ha contrastato di più e meglio di lui. Sei volte si è opposto al portatore di palla avversario e per 5 ne è uscito vincitore. Sinonimo di crescita caratteriale, di una forza di volontà nel risalire da un periodo grigio per colpa anche di una botta patita contro il Bologna. Sembrava un colpo banale, alla fine invece lo ha tenuto praticamente fermo un mese (dal 12 marzo al 16 aprile). Detto questo, va sottolineato anche che Geoffrey porta fortuna: nelle ultime 4 volte in cui Mancini lo ha schierato dall’inizio, sono arrivate 4 vittorie.
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Kondogbia: l’Inter ha ritrovato il suo top player. Il francese, inoltre…
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(Gazzetta dello Sport)
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