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Ha parlato di tutto e di più, Kondogbia, intervistato dalla Gazzetta dello Sport: "La serie A? Questo campionato è decisamente il più competitivo perché è il più completo per impegno fisico e approfondimento tattico. Il mio ruolo? Sono cresciuto giocando in un centrocampo a 2 davanti alla difesa sull’interno sinistro, ma posso anche giocare in una mediana a 3, sempre sulla sinistra. Perfetto per il 4-2-3-1?Mi ci vedo bene, certo. Ma il calcio moderno prevede diversi sistemi di gioco. Bisogna sapersi adattare e saperlo fare in fretta. Cosa è successo l'anno scorso? Dopo un ottimo inizio abbiamo incontrato alcune difficoltà che hanno messo in evidenza i nostri limiti e le nostre lacune. E il fatto di segnare poco ha acuito le difficoltà in quei quaranta giorni dopo la pausa natalizia. Cosa manca per durare tutta la stagione? Il carattere: mettendocelo in campo durante gli allenamenti e durante le partite. E questa è una nostra responsabilità, dobbiamo essere noi a mettercene perché di qualità calcistica questa squadra è piena. Cosa mi diceva Ranieri ai tempi del Siviglia? Mi diceva continuamente di essere più cattivo agonisticamente, di essere più aggressivo quando andavo a caccia di palloni e di avere più grinta nel buttarmi nello spazio. Mancini? Più o meno la stessa cosa (ride, ndr). Insiste sui movimenti da fare quando siamo in possesso palla e quando non lo siamo. Insomma, il mister mi chiede di fare di più dovunque. Mi ha voluto lui? Lo so, infatti voglio lavorare sempre di più per migliorare il mio rendimento. Non posso e non voglio accontentarmi di quello fatto finora. So che posso migliorare ancora di più"
(Gazzetta dello Sport)
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