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Nonostante un Mondiale non particolarmente esaltante - a dire il vero dell'intera nazionale - Mateo Kovacic rimane un faro assoluto e un elemento chiave della Croazia, sia per il presente che per il futuro, e per questo è stato ovviamente convocato dal Ct Niko Kovac per i primi impegni della nuova stagione.
Appena giunto in patria, Mateo è stato intervistato dai media croati, ed ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Cominciamo le qualificazioni per il Campionato Europeo con grandi aspettative (la Croazia è stata inserita nello stesso gruppo dell'Italia, ndr). Oggettivamente, si prevede di passare il gruppo e di qualificarci. In Italia dovremmo lottare per il primo posto, mentre gli altri concorrenti sono di qualità ancora inferiore alla nostra. Mondiale? Purtroppo non è stato come tutti ci aspettavamo. Ci siamo portati dietro tanto dall’esperienza in Brasile, abbiamo rivisti i filmati, è tutto nella mia testa. Non abbiamo giocato bene come squadra. Io nemmeno sono soddisfatto della mia Coppa del Mondo. Le prestazioni le abbiamo commentate gli uni con gli altri. Il fatto è che sia contro il Brasile che contro il Messico siamo calati dopo 60 minuti di gioco. Il tutto lo abbiamo analizzato, e ora ovviamente spetta a noi lavorare. Contro l’Italia a San Siro (il 16 novembre, ndr)? E’ piacevole saperlo, è bello giocare delle partite in uno stadio che considerano “loro”. Tuttavia, non sarà importante il risultato finale, ma sarà importante il gioco che la Croazia mostrerà a Milano. Penso che il CT abbia a disposizione una rosa di qualità e giocatori di talento da cui ripartire per costruire un top team".Kovacic ha poi risposto ad altre domande sul calcio italiano e sull'Inter, oltre a spiegare alcune dinamiche di mercato che lo hanno visto protagonista: "Serie A? Ho avuto bisogno di un po’ più di tempo per adattarmi al campionato italiano. Sono contento per il primo gol e spero di continuare allo stesso ritmo. Cominciando magari con il primo gol in nazionale. Cipro e Malta potrebbero essere una buona occasione per realizzzare il mio primo gol, ma non importa chi segnerà, è importante vincere. Interesse del Barca e rifiuto dell’Inter? Io non so nulla circa l'interesse del Barcellona. Pertanto, non ha senso continuare a commentarlo. Durante il periodo di mercato le grandi squadre muovono tanti soldi. In Italia meno rispetto a qualche altra nazione. L'Inter non è più coinvolta in questi affari finanziariamente clamorosi: per questo il club ha ridotto il budget e ha deciso di orientarsi su giocatori più giovani".
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