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Le sue qualità le aveva già mostrate nel disastroso finale di stagione sotto la guida di Andrea Stramaccioni. Mentre la barca affondava, lui cercava con coraggio di condurla verso il porto più vicino. I bagliori di luce accecante che Kovacic seppe regalare in quelle scurissime notti al Meazza, hanno fatto si che il centrocampista accumulasse un credito verso i tifosi da sfruttare nel corso di questa stagione in cui non è partito al massimo.
Da calciatore di talento a giocatore indispensabile. Il salto è importante, ma Kovacic lo sta compiendo in breve tempo e con la caparbietà che tutti gli chiedevano. La partita contro il Napoli ha evidenziato soprattutto la crescita del calciatore sotto il punto di vista della personalità e della disciplina tattica. Contro i partenopei, Koacic ha preso per mano la squadra e alcuni dati che mostreremo di seguito lo testimoniano.
Come evidenzia la Gazzetta dello Sport, Mateo ha toccato più palloni di Cambiasso e già questo dato è particolarmente indicativo. Sono 69 i tocchi del croato, contro i 63 dell'argentino. E' chiaro che i difensori lo cerchino in fase di costruzione e che si fidino di lui. In campo cercano Kovacic per affidargli il pallone. I passaggi effettuati dal numero 10 sono 56, con una percentuale di precisione del 83,9%. Due i tiri sferrati verso la porta di Reina, entrambi persicolosi. Poi ci sono quattro dribbling riusciti, cinque recuperi difensivi, tre lanci e tre occasioni create. Dai suoi piedi sono partite tutte le azioni pericolose dell'Inter. C'è un solo difetto da limare: Kovacic perde troppo palloni a centrocampo. Contro il Napoli se ne sono contati tredici. Limato quest'ultimo difetto, Kovacic sarà pronto al definitivo salto di qualità verso il calcio dei grandissimo campioni.
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