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KOVACIC: “INTER, SONO FELICE. DA CENTRALE DO IL MIO MEGLIO. LA NUMERO 10…”

Eva A. Provenzano

È stato il suo giorno, il giorno di Mateo Kovacic. È arrivato all’Inter come il sole all’improvviso in giorni di tempesta. Per osservatori ed esperti il piccolo croato è per potenziale uno centrocampisti più forti in Europa. Ha...

È stato il suo giorno, il giorno di Mateo Kovacic. È arrivato all'Inter come il sole all'improvviso in giorni di tempesta. Per osservatori ed esperti il piccolo croato è per potenziale uno centrocampisti più forti in Europa. Ha detto si ai colori nerazzurri e senza volerlo è diventato il simbolo della ricostruzione, del nuovo che avanza. Non ci sono state folle entusiaste ad accoglierlo, ma ora tutti gli interisti lo aspettano e sperano che possa diventare un campione. Oggi Teo si è presentato ai giornalisti in sala stampa. Fcinter1908.it, vi riporta in diretta le sue parole:

Sei stato paragonato a tanti giocatori, che effetto ti fa essere arrivato all'Inter e a chi ti ispiri per capire che tipo di giocatore sei?

Sono molto felice di essere qui, per me è un orgoglio il fatto di poter giocare in un club così importante. Modelli a cui mi ispiro? Devo ammettere che Robert Prosinečki è il mio calciatore preferito ma io adoro essere me stesso. Sono molto onorato di poter indossare la maglia numero 10, ma il numero non c'entra molto, sono io a dover giocare".

E' pesante la maglia numero 10? 

Ne sono molto onorato, il numero non c'entra molto sono io che gioco. Sono pronto all'esordio dal primo minuto. 

La prima cosa che hai pensato quando hai saputo che arrivavi all'Inter? 

Non ho pensato a niente in particolare, sono rimasto un attimo così e ancora non ci credo di essere arrivato in un club così importante. 

Ti piacerebbe vedere altri giocatori croati all'Inter? 

Sarei molto felice se arrivassero qui altri talenti del mio Paese. 

In che ruolo giocherai?

Devo ammettere che sono bravo in entrambi i ruoli a centrocampo, ma non decido io dove giocherò.

Cosa ti piace del calcio italiano e conoscevi già qualcuno qui?

Sono molto fortunato perché ho tanti colleghi che capiscono la mia lingua come Handanovic, Stankovic, Kuzmanovic. E' molto bella la gestualità degli italiani, mi ha molto capito.

Modulo con una punta o due davanti a te? 

E' la stessa cosa, conta che io faccia del mio meglio quando sono in campo. 

Le tue qualità quali sono?

Mi piace la tattica. Credo di poter dare molto al centro e di poter essere d'impulso al gioco, di ispirarlo.

Ci vorrà più tempo ad imparare l'italiano o a prendere in mano la squadra?

E' una lingua splendida e credo che l'italiano lo imparerò molto velocemente. 

C'è stato qualcuno che ti ha dato una mano nel debutto e quali sono state le tue emozioni?

Abbiamo giocato male a Siena, a volte capita, ma ci rifaremo sicuramente domenica e recupereremo questi tre punti.