primo piano

Kovacic o Icardi? Ora altra storia: l’Inter ha un patrimonio. Ci sono almeno…

Daniele Mari

I tifosi dell’Inter, per almeno un biennio, sono stati abituati a sentire un ritornello continuo e non particolarmente originale: se i nerazzurri non andranno in Champions League quale big saranno costretti a sacrificare? E la risposta era...

I tifosi dell'Inter, per almeno un biennio, sono stati abituati a sentire un ritornello continuo e non particolarmente originale: se i nerazzurri non andranno in Champions League quale big saranno costretti a sacrificare? E la risposta era ovvia e scontata: Mateo Kovacic o Mauro Icardi. C'era ben poco da scegliere, in effetti, all'interno di una rosa che aveva ben pochi petali di valore. Gli unici due giocatori che avevano appeal internazionale, al di là dei risultati disastrosi, erano infatti il croato e l'argentino.

Alla fine Kovacic ha preso il volo per Madrid (ma non si può certo parlare di sacrificio e basta, visto che sul mercato l'Inter ha speso quanto incassato) ma l'Inter 2015/2016 ha aggiunto una serie notevole di elementi di valore. Volendo ragionare solo con il portafoglio e non con il cuore, si può certamente dire che il club di Thohir ha aumentato sensibilmente il suo valore patrimoniale.

Nella rosa attuale dei nerazzurri, infatti, conto almeno (e mi tengo volutamente basso non considerando giocatori come Medel o Telles) 10/11 elementi che hanno un valore conclamato superiore ai 10 milioni: Handanovic, Juan, Murillo, Kondogbia, Guarin, Brozovic, Icardi, Jovetic, Ljajic e Perisic, più Ranocchia il cui valore di mercato è comunque intorno alla doppia cifra.

Ho volutamente tenuto fuori da questa lista il miglior giocatore di questo inizio di stagione, Joao Miranda, che è stato acquistato non certo con un ragionamento legato al re-sale value (l'età rende difficilmente quantificabile il reale valore di mercato dell'ex Atletico Madrid) ma per l'apporto, per altro subito confermato, sul rettangolo verde. Un equivalente di quello che avrebbe dovuto essere Yaya Touré a centrocampo.

Murillo è appena finito nel mirino del Real Madrid, Kondogbia è considerato uno dei centrocampisti di prospettiva più importanti al mondo, Guarin resta fisso sul taccuino della Juventus, Brozovic e Icardi piacciono a mezza Premier League. I giocatori dell'Inter, finalmente, tornano ad essere ambiti e tornano a vedere il loro valore con un segno + davanti. Non si tratta certo di un invito a passare alla cassa ma di una constatazione che rende il futuro, FPF compreso, meno preoccupante. L'Inter ha un patrimonio importante da cui attingere e se, come accaduto in estate, le entrate saranno azzeccate tanto quanto le uscite, il ritorno a grandi livelli potrà essere definitivamente garantito.