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Mateo Kovacic, intervistato da Inter Channel, si è proiettato sulla prossima stagione: "Mi sono sbloccato con i gol? Manca un trofeo. La Juve sta vincendo da qualche anno. Ma noi siamo molto forti, abbiamo tanti giovani forti, tanti giocatori con esperienza. Possiamo arrivare in alto ma piano piano non in un giorno. E anche noi stiamo crescendo piano piano, abbiamo lavorato molto bene per fare un terzo anno migliore degli altri anni.
NON ESSERE SEMPRE TITOLARE TI FA SOFFRIRE?
"Mi mette in difficoltà, quando giochi una sì e una no è dura perché vuoi far vedere tante cose e sbagli. Se giochi sempre invece i passaggi e i dribbling riescono meglio. E' stato un anno difficile per me che sono giovane perché un po' giocavo un po' no. Ma alla fine mi sono detto che a fine anno ho giocato e voglio continuare così".
IL RUOLO ALLA PIRLO?
"Con mister Stramaccioni ho giocato lì tante volte, è più difficile perché devi essere più sicuro ma posso fare quel ruolo con la mia qualità tranquillamente. Devo migliorare difensivamente ma mi trovo bene con i nostri centrocampisti, posso spostarmi a sinistra a volte io ma non è un problema la posizione. In quel ruolo bisogna sbagliare pochi passaggi. Stiamo lavorando con il mister ogni giorno e anche io sto imparando quella posizione".
QUANTO PENSI DI ESSERE MIGLIORATO?
"Tanto, non solo a livello calcistico. Anche come ragazzo sono cresciuto. Ho imparato tanto, in Croazia lavoravamo con la palla, non si faceva per niente tattica. Da questo punto di vista ho imparato tanto"
IN NAZIONALE SEI PIU' LIBERO?
"Anche lì c'è tattica, non cambia molto"
CI SONO TANTE ASPETTATIVE...
"Ogni anno ci sono tante aspettative sull'Inter, quest'anno tutte le squadre sono forti. Ci aspetta un campionato molto bello, la Juve è forte e anche la Roma è molto forte"
I TIFOSI?
"E' un piacere quando ti amano così e ti stimano. Li ringrazio e io per questa maglia do tutto"
STANKOVIC?
"Deki è un acquisto molto importante, mi fa piacere che sia ancora a Milano. Con lui si possono imparare tante cose sia in campo che fuori. Anche sul tiro. Si può imparare tanto. Con Deki parlavo anche quando era a Udine, adesso ogni giorno mi da dei consigli"
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