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E' stato il migliore in campo nel derby e ieri ha sbloccato la partita con il Dnipro segnando la sua prima rete in nerazzurro (e aveva detto di volerla da un po'). Zdravko Kuzmanović, che si era conquistato la fiducia di Mazzarri nelle ultime gare nelle quali era ancora sulla panchina dell'Inter, è stato titolare già due volte con Mancini: in estate dicevano fosse sul punto di partire, ma lui aveva deciso di restare per giocarsi le sue chance alla Pinetina. Oggi, il centrocampista serbo risponde su Inter Channel e attraverso Twitter alle domande e alle curiosità dei tifosi interisti. Vi riportiamo in diretta le sue parole:
-Chi vorresti vedere la prossima settimana?
Handanovic, lui sì che è uno serio!
-Twitter?
Prima delle partite non scrivo mai, mi piace rimanere concentrato.
-Stella Rossa a fine carriera?
Mi dispiace, no. Tifo per la squadra ma andare a giocare no, vorrei chiudere la carriera come ha fatto Samuel, vorrei chiudere al Basilea. Lì ho iniziato e lì vorrei chiudere.
-Dove può arrivare Kovacic?
Se continua così fra due anni diventa il miglior giocatore in serie A. E' fortissimo.
-Se andiamo in Champions ti rasi i capelli?
No no, rasare proprio no. Al massimo blu. Verrò in allenamento nerazzurro.
-Epserienze passate?
Quando giocavo in Italia volevo giocare in Bundesliga, mi è piaciuto tanto, bellissima esperienza, lì calcio molto più fisico.
-Il giocatore che fa più scherzi nello spogliatoio?
Guarin ha iniziato a farne tanti. E' furbo proprio. Ranocchia è tranquillo. Anche lo scherzo di Osvaldo a Medel è di Guarin. Ci ha provato anche con me. Mi ha chiesto un autografo e ho capito che era uno scherzo.
-Giocatore che ti piaceva da giovane?
Non guardavo tanto, giocavo solo.
-Ti piace guardare il wrestling?
No no, non sono così cattivo. E' tutto finto, non mi piace. Mi piacciono tennis e calcio. Mi piacciono Federer e Djokovic. Federer entra, sempre concentrato, un grande campione. Gioca da tanti anni e vince spesso, complimenti.
-Gesti scaramantici prima di scendere in campo?
Entro saltellando due volte con il sinistro e una volta con il destro.
-Cosa pensi di Bonazzoli?
Bravo giocatore, deve crescere, se continua così può diventare importante per l'Inter. Deve lavorare tanto, fare quello che il mister chiede. Io ero un po' meno forte di lui.
-Dove volete arrivare?
Più in alto possibile, dobbiamo sempre crederci fino alla fine.
-Campionato?
Momento giusto per battere la Roma, ma loro giocano in casa. Non sarà facile, ho la sensazione che possiamo batterla se giochiamo come sappiamo. Pareggio in CL? Non so se può pesare, loro hanno grandi giocatori, non credo che siano distrutti. Hanno tanta qualità, sono forti tecnicamente.
-Compagni?
Stankovic mi ha aiutato tanto, ma anche Kovacic e Ranocchia. Ranocchia grandissimo capitano, grandissimo giocatore e uomo. Scherziamo tanto insieme. Krhin è molto tranquillo, sto con lui in ritiro. Dorme sempre, guarda i film e dorme.
-Cosa ti piace di Mancini?
Mi avevano detto che era un grande allenatore. Siamo insieme da poco, ma mi piace perché è tranquillo, parla con i giocatori, si vede che ha esperienza. In allenamento subito forti, allenamenti intensi. La tranquillità è fondamentale per i giocatori. Mi piace anche che si giochi molto veloce, con due tocchi. Devi pensare quindi più veloce e questo mi piace, tutti gli allenamenti sono così. Si impara tanto.
-Gol?
Ho detto a mia famiglia che avrei segnato per lei e mia moglie ha detto 'ma dai'. Ieri sera quando sono partito dal ritiro l'ho detto.
-Ti piace la vita milanese?
Io vivo a Como, mi piace, sto tranquillo. Ci troviamo molto bene.
-Un giovane serbo che vorresti qui?
Volevo dire Markovic anche se scontato, ma Matic è forte. Anche Nastasic.
-Ricordi?
Ricordo una partita con lo Stoccarda contro il Dortmund, rimontata e pareggiata 4-4. Bello anche il derby della scorsa stagione vinto 1-0 con tacco di Palacio.
-Cosa pensi di Vidic?
Grande uomo. Mi ha aiutato tanto con la sua esperienza. Come giocatore non voglio neanche parlare, ha vinto tutto. Uomo serio. Ha giocato anche in Nazionale. Io di calcio inglese non posso parlare, anche io quando sono tornato in Italia mi sono trovato un po' in difficoltà, è un calcio diverso, ma è difficile anche cambiare rispetto all'Inghilterra. Lui però ha tanta esperienza.
-Ruolo?
Domanda difficile, gioco un po' ovunque, ma mi trovo bene, in uno devi inserirti di più, in un altro devi giocare davanti alla difesa. Mi piacciono entrambi.
-Stella Rossa o Partizan?
Stella Rossa tutta la vita, tutta la mia famiglia tifa per la Stella Rossa.
-Tifosi dell'Inter?
Sono bravi, non è una piazza facile, si aspettano tanto da noi giocatori. E' normale, siamo in una grande squadra, loro vogliono sempre vincere. Io mi trovo bene comunque, spero vengano sempre a vedere le partite. E' diverso quando giochi per una piccola, qui i tifosi si aspettano tanto, sono abituati a grandi campioni, questo ti da una carica in più.
-Il 17 ti porta fortuna?
Era il numero rimasto e l'ho preso. A me piacciono il 22 e l'8. Quando sono arrivato il 22 era di Milito, l'altro di Palacio. Dopo non ho voluto cambiare, ho tenuto il 17.
-Il gol ti fa sentire meglio?
Lo volevo anche prima, spero di essermi sbloccato. A Stoccarda avevo una buona media, qui ancora no. Il calcio italiano è più difficile.
-Tifoso del Basilea?
Lì la prima partita da professionista, sempre nel cuore questa squadra. Samuel lì? Grande sorpresa, ci siamo sentiti, ha detto che si trova benissimo, la società è tranquilla. Sono stato contentissimo, perché io ne parlavo sempre bene.
-Genere musicale?
Ascolto un po' tutto, ma più 'House'.
-Le senti le partite?
Sicuramente, ma anche io sono abbastanza tranquillo prima delle partite, sto concentrato durante la partita. Tanta pressione non la sento, voglio sempre fare bene ma arrivare al punto di soffrire in campo no. Messi sta male? Da lui ci si aspetta sempre faccia 3/4 gol a partita, è uno dei migliori al mondo. Io voglio vincere quando scendo in campo, questo è l'importante. Non penso che le cose possano sempre andare male.
-La tua filosofia di vita?
Quando a casa va tutto bene io sto sempre bene, anche in campo. Quando ho problemi fuori casa si sente subito anche in campo. Alcuni giocatori in campo dimenticano tutto, io no. ma ora sto benissimo, vuol dire che a casa va tutto bene.
-Dai sempre tutto in campo?
Prima forse non ero in forma come ora, sono dimagrito ora, ho capito che dovevo dimagrire, ora sto bene, in campo voglio sempre vincere e dare tutto per la squadra. A volte ci riesco meglio a volte peggio, ma ci provo sempre.
-Stessa voce di Ibra?
Mi hanno solo detto che parlo malissimo italiano, Ranocchia me lo ha detto. Ma anche lui parla malissimo. Comunque sì, me lo hanno detto.
-Insegnare a Vidic l'italiano?
Sta da poco, deve imparare ancora, ma capisce già tanto. Ha difficoltà a parlare, ma in tanti parliamo la nostra lingua, parliamo più così che in italiano. Conosce bene l'inglese poi...
-Hai una figlia?
Sì sì, quando le dico 'vammi a prendere questa cosa' lei va sempre. Ha tanta energia come il padre.
-Cibo?
Siamo sempre in ritiro, mangio sempre con la squadra, anche se mia moglie cucina bene.
-Ti sei mai ispirato a qualcuno?
Mi piace molto Pirlo, bravo giocatore, gioca davanti alla difesa e mi piace tanto. Già quando stoppa il pallone mette il giocatore fuori.
-Posizione in campo?
Dove il mister mi mette proverò a dare sempre il meglio.
-Primo gol all'Inter? Esultanza?
Molto contento. Se facessi come Obi mi romperei tutto. Complimenti a lui, io non riesco a farlo, rimango tranquillo. Segnare al derby è bello.
-Il mister ti ha chiesto inserimenti come Stankovic?
Conosco bene Deki, lui ha fatto abbastanza gol. Ho fatto inserimenti, ma non avevo trovato il gol prima di ieri. L'importante è che mi trovi bene in campo con la squadra.
-Come è andata questa stagione con il cambio di allenatore?
Anche a me non piace dire che dobbiamo arrivare tarzi, secondi o primi. Sei all'Inter e devi vincere tutte le partite. Abbiamo iniziato con il primo allenatore con il derby, volevamo vincerlo. Ora vogliamo vincere a Roma e se vinceremo saremo sulla buona strada.
-Qualificazione e Campionato?
Ieri volevamo qualificarci, questo era l'importante. Ora possiamo concentrarci sul campionato. Sono un po' stanco per la partita di ieri, abbiamo giocato bene anche se poi siamo rimasti in 10. Andiamo a Roma per vincere, dobbiamo essere concentrati perché tra due giorni si gioca.
-Ieri gol?
Ieri primo gol, finalmente... Era il momento giusto, possiamo dire così.
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