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L’Inter riparte senza senatori. Mercato difficile con l’obiettivo…

Quella che riparte oggi sarà un’Inter molto diversa. Gli eroi del Triplete ormai sono un ricordo, tutti i giocatori che erano in scadenza di contratto non ci sono più e ora che squadra devono aspettarsi i tifosi? La domanda se la pone la...

Riccardo Fusato

Quella che riparte oggi sarà un’Inter molto diversa. Gli eroi del Triplete ormai sono un ricordo, tutti i giocatori che erano in scadenza di contratto non ci sono più e ora che squadra devono aspettarsi i tifosi?

La domanda se la pone la Gazzetta dello Sport, che mette al centro di tutto il fair play finanziario. I parametri Uefa impongono, e questo Thohir non l’ha mai smentito, un mercato che, almeno in questo primo anno sarà basato sull’autofinaziamento.

Di conseguenza, Ausilio continua a rimanere ostaggio delle mancate cessioni, ad esempio, di Guarin e Alvarez che darebbero un tesoretto su cui fondare il nuovo mercato, e in aggiunta, le prestazioni al mondiale dei due non saranno certo di aiuto. Detto questo, è chiaro che qualcosa va fatto per rinforzare la squadra ed è già stato messo in preventivo che prima di agosto non sarà completata l’opera. Ecco perché, dati per incedibili Kovacic e, salvo offerta irrinunciabile, Icardi, anche un giocatore come Taider, l’anno scorso indicato espressamente da Mazzarri come buon rinforzo, è stato considerato sacrificabile, e probabilmente lo sarà (al Rubin Kazan o altrove).

Dopo M’Vila, il progetto è dare a Mazzarri altri 2-3, forse 4 giocatori: un esterno di fascia, un altro centrocampista, un attaccante che garantisca un buon numero di gol e, in base al livello di questo ultimo acquisto, un’eventuale altra (seconda?) punta. Ma Ausilio dovrà saper mescolare capacità e idee, con una buona dose di fantasia.