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Le clamorose novità che stanno arrivando dalla Cina si sono letteralmente prese la scena nei discorsi legati all’Inter. Troppo importanti le indiscrezioni su un nuovo cambio di proprietà, con la maggioranza del club pronta a passare dalle mani di Erick Thohir a quelle del Suning Commerce Group. Per questo, anche i vertici della società si sono immediatamente riuniti: presente al summit Roberto Mancini, rassicurato dal lungo confronto con i massimi dirigenti. Se esistono ancora dubbi sulla sua permanenza, l’obiettivo è chiarirli definitivamente in un paio di settimane. L’affare con Suning intanto procede: dovrebbe essere questione di giorni, anche se il gruppo cinese – abituato a rilanciare più che negoziare - fa sapere che si sta ancora trattando. Il governo cinese ha inviato un mandato ben chiaro: andare in Europa e investire. Un ordine che Suning e Zhang Jindong hanno recepito totalmente. Il piano della Cina è totale, come dimostrano gli investimenti di altri gruppi ad esempio nell’Atletico Madrid o nel Manchester City. L’obiettivo è chiaro, la Cina vuole ospitare i Mondiali di calcio del 2030. Erick Thohir, trattando con loro, ha trovato partner con vari punti in comune. La proposta è troppo importante, garantisce l’azzeramento dei debiti e punta ad un fatturato che superi i 200 mln. Si va verso una spartizione 70-30, anche se le percentuali saranno definitive solo alla fine della trattativa. Idem per la valutazione del club, che si aggira attorno ai 750 mln di euro. Nel weekend l’Inter viaggerà in Cina, per quello che sarà un viaggio determinante. Thohir resterebbe ancora presidente operativo. Non cambieranno subito le cose sul mercato, ma cambierà la storia. Moratti uscirà di scena: come ultima missione, ha accompagnato l’Inter verso un cambio epocale. E, di fatto, sempre più internazionale. (Sky Sport, Silvia Vallini)
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