primo piano

La Gazzetta dello Sport: “Inter nera o azzurra?”

Pregi e difetti della prima Inter di stagione. Gli interisti dovevano aspettarselo, la sconfitta ha messo sotto la lente di ingradimento moduli, tattica, scelte, errori. La Gazzetta dello Sport in edicola stamane dà la sua versione della...

Eva A. Provenzano

Pregi e difetti della prima Inter di stagione. Gli interisti dovevano aspettarselo, la sconfitta ha messo sotto la lente di ingradimento moduli, tattica, scelte, errori.

La Gazzetta dello Sport in edicola stamane dà la sua versione della formazione interista, tra difetti e pregi, e divide il nero dall'azzurro.

IL NERO - Il tempo a disposizione di mister Gasperini è troppo poco e le Nazionali terranno via molti dei suoi giocatori almeno fino a ferragosto, poi ci saranno solo due settimane per prepararsi in vista della prima di campionato contro il Lecce. Senza contare che il tecnico deve ancora confrontarsi con le incertezze di mercato e non sa ancora quale sarà la rosa a disposizione per il suo progetto. Dopo i problemi messi in mostra dalla difesa a tre si passerà al 4-3-3 e questo significa che Maicon e Nagatomo giocheranno in linea con Samuel e Lucio, se l'olandese restasse dovrebbe giocare in mediana ed Eto'o dovrebbe finire di nuovo a sinistra e non al centro: là ci sarebbe uno tra Pazzini e Milito. Dopo la prima partita a San Siro ci sarà una sosta, poi arriveranno Palermo e Roma: "Si rischia di arrivarci con un cantiere ancora aperto", assicura la GdS.

L'AZZURRO - Le cose da salvare ci sono sempre, anche nei momenti complicati. Per la Gazzetta Gasperini è bravo a far capire ai suoi giocatori cosa ha in mente e lo sa fare anche in maniera veloce. Il primo tempo contro il Milan ha visto un centrocampo messo bene e organizzato. Forma fisica e forza di volontà daranno ai suoi ragazzi le gambe giuste. "Dopo il carisma di Mou e lo spiritualismo di Leo - scrive Garlando - siamo di fronte ad un maestro di campo che sa disegnare le partite prima e farle sterzare in corsa. Il gruppo lo sa già". Il mercato potrà dare al tecnico italiano la possibiltà di fare delle scelte, le stesse che con coraggio ha fatto finora: i senatori intanto hanno riposato e non avranno l'alibi della scorsa stagione e delle 'spremute al liMOUne': nell'Inter 2011-2012 Cambiasso, Milito, Maicon e Lucio ci saranno. E ci saranno pure i giovani come Alvarez, Castaignos ed Obi che hanno dimostrato di voler esserci. 

C'è il nero, c'è l'azzurro. Chi ha scelto l'Inter lo sa: o tutte e due insieme o niente.