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La Giovane INTER: da Bonazzoli a Capello, otto talenti per sognare

Il progetto è nato da un’idea del Guerin Sportivo ed è stato realizzato dai giornalisti Paolo Ghisoni, Stefano Nava e Guido Marconi in collaborazione con la Figc. Un lavoro sugli Under 19 italiani più promettenti. I calciatori di...

Sabine Bertagna

Il progetto è nato da un'idea del Guerin Sportivo ed è stato realizzato dai giornalisti Paolo Ghisoni, Stefano Nava e Guido Marconi in collaborazione con la Figc. Un lavoro sugli Under 19 italiani più promettenti. I calciatori di domani, che oggi si stanno già mettendo in mostra. Tanti i nerazzurri inclusi in questa selezione, per l'esattezza 8. Marco Benassi, Federico Bonazzoli, Alessandro Capello, Federico Dimarco, Andrea Palazzi, Giacomo Sciacca, Lorenzo Tassi e Mel Taufer. Un settore, quello giovanile, all'interno del quale (come scrive Sacchi in alcune righe introduttive alla pubblicazione") "il punto di partenza è l'affermazione della cultura del lavoro al pari di quella della sconfitta, perché l'impegno, la generosità e il rispetto sono qualità fondamentali della persona, sulla quale costruire poi, con pazienza, il calciatore. Da queste qualità deriva la consapevolezza che la vittoria può essere raggiunta solo attraverso il gioco." La selezione tiene naturalmente conto del binomio "Giovane Italia-Nazionali Under" (tra l'altro oggi l'Under 17 comincia la sua avventura al Mondiale contro la Costa d'Avorio) ed è stata operata nell'arco di un lavoro durato tre anni. Ecco i nerazzurri che si sono conquistati un posto di rilievo in questo promettente gruppo e che cosa si dice delle loro caratteristiche. E naturalmente del loro futuro.

MARCO BENASSI (classe '94, centrocampista centrale-mezzala) - La svolta nella sua carriera avviene sicuramente con l'esordio in prima squadra ad opera di Stramaccioni. Esordire a 18 anni in serie A è sempre speciale. Pochi giorni dopo la società nerazzurra riscatta l'intero cartellino dal Modena. Oggi è in prestito al Livorno. Giocatore ordinato, può interpretare sia il ruolo di centrale di centrocampo, sia come interno (date le sue buone doti di corsa e di inserimento). Il suo rendimento in mezzo al campo è costante. 

Dicono di lui - ALBERIGO EVANI (ct della Nazionale U20): "Giocatore moderno. Ragazzo molto serio, generoso, gioca con e per la squadra. Col lavoro può salire a buoni livelli. Per ora eccelle nella fase difensiva, ha tempi di inserimento discreti e opera bene nei contrasti; deve migliorare nella visione di gioco e affinare il cambio di gioco. Mi piace evidenziare come sia un ragazzo attaccato alla maglia azzurra, ha piacere e voglia di Nazionale. Aggiungo che si nota come giochi a calcio ancora per divertirsi. In una squadra ideale serve perché dà sostanza, da affiancare ad un compagno che sviluppa il gioco per un perfetto connubio braccio/mente."

FEDERICO BONAZZOLI (classe '97 - attaccante) - Qui le caratteristiche tecniche e le potenzialità sfociano nell'entusiasmo e il GS non esita a definirlo uno dei migliori prodotti del vivaio italiano dell'ultima generazione. Attaccante molto completo, che sta bruciando le tappe. E' una prima punta, ma sa adattarsi anche da seconda punta (in nazionale, per esempio). Segna in tutti i modi, ha forza fisica, tecnica di base, resistenza e progressione. Legge molto bene le situazioni di gioco. E' con l'Inter da 8 anni. Gioca sotto età praticamente da sempre. 

Dicono di lui - DANIELE ZORATTO (ct Nazionale U17/18): "E' sotto-età per il gruppo che ho portato agli Europei però già maturo fisicamente, alla pari con i '96 come aspetto fisico e mentale. Ottimo contributo realizzativo, deve però imparare a giocare un po' più per la squadra. Sembra avere l'abitudine alla ricerca costante solo per il gol; in realtà potrebbe fare un passettino in avanti nel mettersi più a disposizione del gruppo."SALVATORE CERRONE (allenatore della Primavera dell'Inter): "E' un ragazzo che farà sicuramente parlare di sé, ma deve mantenere l'umiltà necessaria per arrivare ad alti livelli."

ALESSANDRO CAPELLO (classe '95 - seconda punta) - Lo volevano molti club, alla fine l'ha spuntata l'Inter. Attaccante moderno, che predilige gli spazi e ama svariare. Ha giocato anche come prima punta, ma quando ha più libertà e può giocare con un riferimento davanti, mostra il meglio di sé. Ambidestro, si distingue nell'uno contro uno ed è molto bravo spalle alla porta. 

Dicono di lui - SALVATORE CERRONE: "Pur allenandolo da pochi mesi, posso dire che sia un giocatore che possa avere ancora ampi margini di miglioramento, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale."

FEDERICO DIMARCO (classe '97 - esterno sinistro) - Per lui il GS "spreca" un paragone eccellente: Federico ricorderebbe il primo Roberto Carlos. E' un esterno di fascia sinistra, mancino naturale. Ha doti fisico-atletiche fuori dalla norma e un'incredibile continuità nella corsa. Il tiro preciso ed esplosivo lo rende micidiale anche in fase realizzativa. Può essere impiegato alto o basso su tutta la fascia sinistra, una sua collocazione ideale potrebbe essere quella in un 3-5-2. Ha convinto anche Zoratto, che lo ha schierato titolare in tutte le partite della fase finale dell'Europeo.

Dicono di lui - ROBERTO SAMADEN (Resp. Settore Giovanile dell'Inter): "Fin da piccolo ha coltivato un'intesa particolare tattica con Bonazzoli. SIn dai pulcini lo schema era palla a Dimarco, poi assist a Bonazzoli, gol. Un po' come Maicon e Ibra nel primo anno di Mourinho." SALVATORE CERRONE: "Deve migliorare nella fase difensiva, ma rimane un giocatore che nella sua categoria può fare la differenza."

ANDREA PALAZZI (classe '96 - centrocampista) - Centrocampista centrale moderno, può tranquillamente giocare in tutte e tre le posizioni. Destro naturale, abbina la quantità alla qualità. Tra le sue caretteristiche più importanti è la grande volontà, che gli ha permesso di conquistarsi una maglia da titolare quando non lo era. E' nato praticamente nell'Inter: veste la maglia nerazzurra da quando ha 7 anni. E' arrivato come attaccante. In campo è un leader. Sempre titolare negli undici di Zoratto agli Europei.

Dicono di lui - DANIELE ZORATTO: "Lo abbiamo scoperto/trovato un po' in ritardo ma lui ha dimostrato progressivamente che può far parte di questo gruppo importante. Infatti agli Europei Under 17 fa molto bene, si distingue per la buona personalità e per la forza fisica. Discretamente aggressivo, in campo parla e si fa sentire. Tatticamente un ragazzo duttile e intelligente su cui contiamo. La pecca, a quanto osserviamo ora è che, essendo un '96 troverà un po' poco spazio e comunque in alternanza nella Primavera del club. E ne potrebbe risentire la condizione."

GIACOMO SCIACCA (classe '96 - difensore centrale) - Il suo ruolo naturale è quello di centrale della difesa, ma è stato provato anche in fascia dimostrando di essere discretamente duttile. Giocatore molto bravo tecnicamente al quale si può far partire l'azione. Molto efficaace in marcatura, con un ottimo senso dell'anticipo. Difficilmente si fa superare nell'uno contro uno. Entra nel settore giovanile dell'Inter a soli 6 anni.

Dicono di lui - DANIELE ZORATTO: "Buon giocatore, sempre positivo e presente nel gruppo della U17. Dirige bene la difesa, lo vorremmo un po' più determinato a livello di temperamento. Resta un riferimento per i ragazzi della Nazionale cui si può perdonare errori di inesperienza come il rigore fallito contro i russi. Impossibile imputargli nulla visto l'impegno e la determinazione che ci mette sempre." SALVATORE CERRONE: "E' un difensore molto tecnico, dotato di ottimo tempismo, bravo sia quando c'è da marcare l'uomo che quando invece deve impostare il gioco."

LORENZO TASSI (classe '95 - centrocampista) - Lorenzo nasce come trequartista, ma negli ultimi anni è stato impostato come centrocampista centrale, spesso nel vero e proprio ruolo di regista. Un'intuizione supportata da una tecnica di base invidiabile e da una buona visione del gioco. Calci piazzati, punizioni e rigori sono cose sue. Ha ripreso una discreta condizione fisica: questa stagione dirà molto su un suo eventuale  e definitivo salto di qualità. Ha già esordito in serie A con il Brescia il 22 maggio 2011 contro la Fiorentina e sotto la guida di Iachini. Nel giorno del suo esordio Lorenzo ha 16 anni, tre mesi e dieci giorni.

Dicono di lui - ROBERTO SAMADEN: "Seguito, conosciuto e apprezzato sin da quando aveva 9 anni dai nostri osservatori; quando sembrava impossibile che vestisse nerazzurro (fu molto vicino ad un passaggio in bianconero) siamo riusciti a concretizzare questa operazione. E' un ragazzo d'oro che abbina qualità tecniche ad un senso di responsabilità notevole. Tanto è vero che quest'anno pur non essendo uno dei più vecchi del gruppo Primavera indossa la fascia di capitano." 

MEL TAUFER (classe '98 - centrocampista) - Non è il classico numero dieci, ma un giocatore che ama muoversi a tutto campo. Preferisce giocare a centrocampo, anche se è stato impiegato anche come trequartista e con notevoli risultati. Fa bene entrambe le fasi (attacco e difesa). Molto intelligente nel leggere le azioni e con i giusti tempi di inserimento, si fa trovare al posto giusto e al momento giusto. Possiede una buonissima tecnica di base, ha corsa e fiato. Forza di volontà e correttezza in campo (le ammonizioni sono state finora più uniche che rare) sono caratteristiche che lo rendono un giocatore ancora più completo. E' all'Inter da quando ha 8 anni. Zoratto lo ha convocato in U16 e nella partita contro la Germania Mel ha potuto indossare la fascia di capitano.

Dicono di lui - SALVATORE CERRONE: "E' senz'altro un giocatore di valore, nella sua categoria è sicuramente uno dei migliori."