Si è molto discusso negli ultimi giorni sulla presenza al Meazza di sostenitori del Nizza e del Varese, pronti a dar sostegno ad alcuni tifosi dell'Inter negli scontri con quelli del Napoli a margine del match di due giorni fa al Meazza. La Gazzetta dello Sport prova a fare chiarezza: "Lungo la balconata del secondo anello verde, proprio sopra lo striscione dei Boys San, anche mercoledì sera contro il Napoli c’era il drappo degli ultrà del Nizza. I gemellati francesi erano ancora una volta a San Siro per una gara calda (come il 23 ottobre 2014, per Inter-Saint Etienne di Europa League), con la “pezza” 1985, l’anno di fondazione del gruppo principale della Populaire Sud. Venuti a dare man forte, com’è consuetudine tra gruppi ultrà gemellati, soprattutto in occasione dei derby o nelle partite ritenute delicate. E Inter-Napoli era una partita delicata, in virtù dei precedenti. Una di quelle in cui c’è il rischio dello scontro fisico, in cui il gruppo gemellato può mostrare la propria fedeltà all’amico, secondo le logiche di una sottocultura complessa com’è quella del tifo radicale. Con loro, con gli ospiti da Nizza, nella Nord c’erano anche gli ultrà di Varese, strettamente legati agli interisti sin dagli anni Ottanta, quando i milanisti erano in buoni rapporti con quelli di Como (all’epoca in Serie A), e di riflesso, nerazzurri e biancorossi legarono i propri destini contro i nemici comuni, anche in nome di una sintonia politica (di destra) mai nascosta".
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La “Internazionale del tifo violento”: non solo Inter-Nizza, ecco tutti i rapporti tra italiane e straniere
Il focus della Gazzetta dello Sport a proposito del disgustoso fenomeno
Malcostume radicato anche in altri contesti: "Una «Internazionale del tifo violento», l’hanno definita molti osservatori, anche sottolineando la presenza di ultrà atalantini nei recenti disordini tra Lazio ed Eintracht Francoforte, in Europa League, in virtù dell’amicizia solida tra i bergamaschi e i tedeschi. Ma i rapporti a distanza tra tifoserie non sono soltanto improntati alla violenza. E aumentano, di anno in anno. Gli interisti, per esempio, all’estero sono legati da più di dieci anni anche agli ultrà del Valencia. E non stupisce il gemellaggio tra la curva della Sambenedettese e quella del Bayern Monaco, i buoni rapporti tra il “Muro giallo” del Borussia Dortmund con le curve di Napoli e Catania (gemellate tra loro), l’amicizia tra gli olandesi del Den Haag e gli juventini. E ancora: il legame, recente, tra gli ultrà della Salernitana e quelli dello Schalke 04. Anche le tifoserie romane possono contare su legami internazionali: i giallorossi sono in amicizia con quelli del Panathinaikos, i laziali con la turbolenta tifoseria del West Ham. E sempre più frequenti sono le visite reciproche tra gli ultrà della Sampdoria e quelli dell’Olympique Marsiglia, così come della Fiorentina e la «Torcida Verde» dello Sporting Lisbona, proprio il gruppo che dieci giorni fa ha realizzato una coreografia per celebrare i 50 anni del mondo ultrà italiano".
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