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La stampa inglese boccia l’Italia e stronca Balotelli: “Mestierante di passaggio”

Daniele Mari

Italia bocciata, tridente delle meraviglie senza fluidità, Balotelli come Robinho per indolenza e amnesie: questo il severo giudizio della stampa britannica all’indomani dell’esordio con sconfitta della Giovane Italia, a Londra contro...

Italia bocciata, tridente delle meraviglie senza fluidità, Balotelli come Robinho per indolenza e amnesie: questo il severo giudizio della stampa britannica all'indomani dell'esordio con sconfitta della Giovane Italia, a Londra contro la Costa d'Avorio. «La nuova alba dell'Italia non sorge nella mediocre sconfitta contro la Costa d'Avorio», titola il Guardian che rimanda il tridente composto da Amauri, Antonio Cassano e Mario Balotelli («manca ancora di fluidità»). Ad un passo dal Manchester City il talento dell'Inter è stato l'azzurro più atteso dalla stampa britannica, ma il suo debutto con la nazionale maggiore non ha convinto. Al contrario, «la sua prestazione ha ricordato quella di un mestierante di passaggio», la bocciatura del Guardian. Ancora più severo il Daily Mail che ha paragonato Supermario ad un recente flop dei Citizens, il brasiliano Robinho.

«Il Manchester City è ad un passo dall'ingaggiare un nuovo Robinho? - si chiede non senza malizia il Mail -. Probabilmente sì, considerata la partita di Balotelli, momenti di talento puro alternati a lunghe pause senza incidere sull'amichevole che l'Italia ha disputato contro la Costa d'Avorio. Ha volteggiato dentro e fuori la partita, senza istinto del gol in area, anche se ha messo in mostra un potente tiro». Balotelli non convince neppure il Daily Telegraph, secondo cui il suo esordio in nazionale è stato «oscurato» da due possibili futuri compagni di spogliatoio al City, i fratelli Tourè. «Yaya ha dominato il centrocampo degli Elefanti, mentre Kolo ha firmato il gol decisivo», ricorda il Telegraph. Ma Mario non è l'unica insufficienza del Telegraph, sarcastico verso il Ct dell'Inghilterra: «Dopo il fiasco mondiale, i campioni del mondo 2006 appaiono ancora piuttosto lontani dal tornare ai livelli più alti. Chissà quanto deve solidarizzare il loro compatriota Capello».