Dopo aver trascinato l'Inter, tirandola fuori da un momento complicato, Lautaro Martinez sembra ora essersi di nuovo fermato. Il Toro non segna da 4 gare e con l'assenza di Lukaku l'argentino è un punto di riferimento.
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Lautaro sull’altalena, nuovo digiuno per l’attaccante. Ma all’Inter serve il miglior Toro
"Un “Toro” sull’altalena. Dopo aver interrotto un digiuno di 8 gare, segnando 4 reti in 3 match consecutivi a cominciare dalla prodezza firmata a Barcellona, le polveri di Lautaro sono tornate ad essere fradice. Tanto che la nuova serie negativa ha già raggiunto le 4 partite: Viktoria Plzen, Sampdoria, Bayern e appunto Juventus. Il problema per l’argentino, infatti, è che quei momenti continuano ad essere troppo frequenti. La discontinuità è un difetto che comincia ad essere difficilmente tollerabile per un calciatore che ha raggiunto la statura del "Toro". Soprattutto quando associato a certi errori sotto porta come è accaduto l’altra sera con la Juventus", spiega il Corriere dello Sport.
"Limitandosi ai numeri, c’è da dire che, un anno fa, tra le prime 13 giornate di campionato e la prima fase di Champions, il bottino del “Toro” era stato di 6 reti, mentre oggi è di 7. Allora, però, c’era un Dzeko che aveva cominciato alla grande la stagione. Adesso, invece, il bosniaco ha fatto la sua parte da terza punta della rosa. A mancare totalmente, evidentemente, è stato Lukaku, ovvero l’uomo su cui l’Inter aveva puntato gran parte delle sue fiches per riprendersi lo scudetto. Orfano di Big Rom, l’argentino avrebbe dovuto indossare i panni del trascinatore. Lo ha fatto, ad esempio, al Nou Camp e poi pure al Franchi, contro la Fiorentina, volendo anche contro il Torino, pur non segnando", aggiunge il quotidiano.
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