A dare la scossa all'Inter che stava perdendo contro la Lazio è stato sicuramente l'ingresso di Lautaro Martinez. Il Toro sta bene e, acclamato dai tifosi, è entrato carico e con due gol ha permesso all'Inter di conquistare tre punti fondamentali in ottica Champions League.
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Lautaro è tornato e l’Inter non vuole mollarlo: è il capitano del futuro. Ora tocca alla LuLa
"Il Toro si scalda già da un po’, la curva Nord intona il coro a lui dedicato, come a invocare il suo ingresso. Simone Inzaghi pare quasi ascoltare la gente. E la partita gira, sì che gira. Perché hai voglia a dire che l’Inter fin lì stava giocando bene. Hai voglia a dire che la Lazio aveva rischiato pure prima. Ma è servito Lautaro. È servito per vincere, è servito pure per dare altri connotati alla partita di Romelu Lukaku, che con una punta vera al suo fianco e non un partner che gira a vuoto come Correa finisce per dare tutta un’altra dimensione anche alla sua prestazione", racconta La Gazzetta dello Sport.
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"Lautaro serve e servirà. Ce l’ha solo l’Inter, uno così. È tornato lui, è tornato in quello stato di grazia che lo aveva accompagnato nel post Mondiale, quando l’euforia per il titolo vinto aveva anche nascosto la fatica. Un po’ di numeri per far capire: quattro gol nelle ultime partite, di cui solo due giocate da titolare. È l’unico dell’attuale Serie A ad aver segnato almeno 15 gol negli ultimi tre campionati, impresa riuscita in passato solo ad altri due interisti, Vieri e Icardi. E da ieri è entrato nella top ten dei marcatori di sempre in campionato della storia nerazzurra: agganciato Mario Corso a quota 75. Lautaro è il punto fermo dell’Inter, da qui ai prossimi 40 giorni. Da San Siro fino a Istanbul, la forma è in crescendo, lo stato d’animo neppure a parlarne".
"Prima del suo ingresso in campo l’Inter era settima, virtualmente fuori da ogni competizione europea. L’Inter non ha intenzione di interrompere questa serie. Lautaro è il capitano individuato del futuro. Di una squadra che, al netto dei risultati che raggiungerà a fine stagione, cambierà profondamente pelle. Vien da pensare che possano cambiare anche le gerarchie in attacco, da qui in avanti. Perché ora tutto porta nella direzione della Lu-La. Perché dividere ancora Lukaku e Lautaro, che dopo Empoli hanno dato un’altra dimostrazione di forza di coppia? Il dubbio viene, in ottica Milan, in ottica derby di Champions. Dubbi che non abbandonano neppure la società sul futuro di Lukaku", spiega il quotidiano.
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