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Si gioca questa sera Milan-Inter, semifinale d'andata di Champions League. Una gara che certificherà la supremazia cittadina, ma sopratutto dirà chi delle due si giocherà la finale di Champions a Istanbul. Inzaghi si affida alle sue certezze, ieri in conferenza stampa ha dimostrato di credere nel suo gruppo e di non nascondersi dietro i pronostici.
"La coppia d’attacco dell’Inter sarà quella di Champions: Lautaro con Dzeko, con Lukaku pronto per il secondo tempo. Il piano tattico è quello di mettere fuori asse la linea difensiva rossonera. Ecco perché più Dzeko di Lukaku. Perché il bosniaco è un maestro nel venire a giocare da trequartista, nella speranza tutta interista di portare fuori uno dei due centrali di Pioli, così da lasciare Lautaro il più possibile nell’uno contro uno contro l’altro difensore rossonero. Anche perché Inzaghi è cosciente che il Toro di oggi è in uno stato di forma invidiabile, anche superiore a quello post Mondiale, che pure a Riad fu sufficiente per sfondare. Metterlo nelle condizioni ideali per colpire è la missione numero uno per l’Inter", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Poi bisogna anche preoccuparsi della fase difensiva. Se Leao sembra più fuori che dentro dal match, il pericolo numero uno è Giroud. Il centravanti è costato uno scudetto, ad Appiano non l’ha dimenticato nessuno. È logico pensare che sarà duello aperto con Acerbi, senza esclusione di colpi. Ma Inzaghi non vuole affidarsi solo all’esperienza del suo centrale. E quindi la mossa sarà chiedere aiuto ai centrocampisti, soprattutto a Brozovic se sarà lui a giostrare in mezzo, di schermare il più possibile Giroud, di bloccare le linee di passaggio che solitamente innescano il centravanti di Pioli".
"C’è anche un altro uomo del Milan che preoccupa Inzaghi. Ma qui la strategia è diversa. Theo Hernandez è una fonte di gioco inesauribile. E l’idea nerazzurra sarà quella di limitarlo... attaccandolo. Ovvero provando ad andare a giocare alle sue spalle, costringendolo a fare quello che meno vuole e sa fare, cioè difendere. L’Inter è in grado di ondeggiare spesso, nel suo sviluppo di gioco. I nerazzurri aprono spesso l’azione da un lato per poi chiudere sull’altro. Ecco: stasera non ci sarà da stupirsi se l’Inter andrà a cercare lo spazio vincente con Barella e Dumfries, dalle parti di Theo", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
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