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Lautaro, un record dopo l’altro. All’appello manca il Genoa, il Toro prepara le cartucce

Lautaro, un record dopo l’altro. All’appello manca il Genoa, il Toro prepara le cartucce - immagine 1
Il capitano dell'Inter sarà ancora titolare questa sera a San Siro. A caccia dell'unica vittima che gli manca
Andrea Della Sala Redattore 

Lautaro Martinez sta segnando con una continuità spaventosa. Andando avanti così potrebbe prendersi record su record, anche se la gara di stasera potrebbe essere importante per allungare in classifica, ma anche per aggiungere un nuovo tassello alla sua collezione di gol.

Lautaro, un record dopo l’altro. All’appello manca il Genoa, il Toro prepara le cartucce- immagine 2

"C’è uno zero curioso che proprio stona, nella carriera dell’argentino e dentro una stagione in cui si sta togliendo uno sfizio dopo l’altro. Zero come i gol segnati in carriera al Genoa: è l’unica squadra, relativamente alle 19 avversarie di questo campionato, contro cui Lautaro non ha mai segnato. Se un motivo serviva, per motivare Lautaro verso la gara di stasera, eccolo qui. Ma no, non ce n’era bisogno. Perché l’argentino s’è messo in testa di buttare giù un primato dopo l’altro. Lo scudetto della stella con la fascia al braccio da capocannoniere con il record di gol in un solo campionato: provate a leggerlo così, senza punteggiatura e senza respiro, tutto d’un fiato. Fa paura persino a metterli in fila, tutti questi obiettivi", spiega La Gazzetta dello Sport.


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"Lautaro vuole tutto e non è un modo di dire. Gli ultimi bomber interisti a riuscire a fare l’accoppiata scudetto-capocannoniere sono stati Zlatan Ibrahimovic e Aldo Serena. Lautaro è vicino a centrare l’ambo vincente per un titolo storico, ha un vantaggio notevole sia nella classifica di squadra sia in quella personale. Rispetto agli altri due, poi, la gioia di un traguardo vinto da capitano è esponenziale. Perché l’argentino ha davvero aggiunto un’altra marcia al suo motore, quest’anno. Per carità, c’è anche una ragione tattica, perché nessun altro compagno del passato ha esaltato le sue caratteristiche di bomber come sta facendo oggi Thuram. Ma vicino all’aspetto tecnico, c’è anche quello mentale", aggiunge Gazzetta.

 

 

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