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Lautaro Martinez è l'uomo copertina dell'Inter. Il Toro ha trascinato i compagni a suon di gol e giocate da vero leader che hanno condotto il club in una storica finale quanto inattesa finale di Champions. "È uno sposo devoto alle sue tante mogli. Una si chiama Argentina, accompagnata in un’estasi metafisica circa sei mesi fa. Un’altra si chiama Fc Internazionale, amata dal primo momento in cui ha lasciato Bahia Blanca. L’ultima moglie, la più importante, quella a cui ha giurato eterno amore, si chiama Agustina Gandolfo", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Le nozze, però, il Toro le ha celebrate da tempo pure con Milano: è la città in cui ha affondato le radici, investito, stretto legami, vinto e pianto. Poteva abbandonarla verso la Catalogna prima dell’incubo Covid, ma è rimasto. Sapeva che la gloria sarebbe arrivata dopo. Adesso l’Inter venderebbe altri gioielli della casa, ma non quello argentino, il cui valore ha ormai tre cifre. Solo in A è arrivato a 21 gol, eguagliando il suo record precedente, ma è la compagnia a cui ormai si accosta a fare impressione: è il 4° giocatore capace di segnare più di 20 gol in ciascuna delle ultime due stagioni dopo Lewa, Mbappé e lui, il vichingo biondo di Pep. Con questo Toro in crescita verticale perfino il terribile Haaland fa meno paura".
"Lo sposo dell’Inter, sommando ogni competizione, è arrivato a 28 centri in questa stagione, la sua migliore della vita, e vorrebbe spingersi per la prima volta a 30. Attenzione, il destino fa strani giri: prima della finale di Madrid, pure Milito, Principe, amico e maestro, era fermo a 28".
(Gazzetta dello Sport)
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