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Possibili novità in arrivo per quanto riguarda il futuro di Lautaro Martinez. Secondo il Corriere dello Sport gli agenti dell'attaccante argentino, dopo essere stati in Spagna, nella giornata di oggi saranno a Milano: "Hanno fatto tappa in Spagna, ma oggi i rappresentanti di Lautaro Martinez saranno a Milano. Viaggio confermato: primo stop a Madrid, secondo in Catalogna e terzo nel capoluogo lombardo. A Milano andrà in scena sia il faccia a faccia con il Toro sia l'incontro con i dirigenti dell'Inter".
INTER IRRITATA - "Il clima che caratterizzerà quest'ultimo summit, però, è tutto da verificare perché in viale della Liberazione non hanno affatto gradito il... doppio pit stop di Beto Yaque e Sergio Zarate in Spagna. L'ad Marotta e il ds Ausilio sanno quali sono le logiche che contraddistinguono il mercato, ma la mossa dell'entourage del Toro è sembrata provocatoria, il tentativo di arrivare a Milano con una proposta in mano per forzare l'addio o ottenere un rinnovo a cifre più importanti rispetto a quelle che verranno proposte".
LE POSIZIONI - "Il club di Suning vuole tenere l'argentino che con i suoi 23 anni è considerato un elemento chiave per il futuro, ma avrebbe fatto volentieri a meno della ricerca di offerte messa in piedi dai suoi procuratori. Quest'ultimi, dal canto loro, ritengono invece che l'Inter si sia mossa tardivamente per il rinnovo e che, dopo i buoni numeri del 2018-19 e l'esplosione all'inizio del 2019-20, la trattativa doveva essere chiusa già a gennaio, quando invece la dirigenza e Conte hanno preferito non creare distrazioni nello spogliatoio avviando discorsi sui prolungamenti".
PRIMA PROPOSTA - "La posizione di Marotta e Ausilio è di forza. Se da un lato vorrebbero corrispondere a Martinez l'aumento che si è meritato per quello che ha dimostrato sul campo nella prima stagione da titolare in A, dall'altro devono mantenere certi equilibri nello spogliatoio. E comunque nel 2018 hanno già fatto firmare all'ex Racing un contratto che prevede scatti di ingaggio ogni anno (nel 2019-20 guadagnava 2,3 milioni più bonus). L'idea è quella di proporre un accordo da 5 milioni netti più bonus, ma sono convinti che la richiesta sarà più alta. Il vincolo fino al 2023 li mette al sicuro da sorprese anche se non c'è intenzione di arrivare allo scontro".
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