Momento fantastico per Lautaro Martinez. Il centravanti dell'Inter è esploso nella sua seconda stagione in nerazzurro: segna, gioca per la squadra, si impone come un grande giocatore. E i numeri sono dalla sua parte, come analizza La Gazzetta dello Sport:
primo piano
Nessuno come Lautaro. Il Toro brucia tutti, è il miglior 1997 d’Europa. E in estate l’Inter…
L'attaccante dell'Inter brucia le tappe e si sta imponendo alla sua seconda stagione in nerazzurra, il club dovrà blindarlo
"Lautaro è un problema vero, per le difese avversarie però. Che il Barcellona lo segua è nell’ordine naturale delle cose. Non c’è un 1997 che tra i cinque maggiori campionati d’Europa abbia segnato già 13 gol stagionali: per arrivare a quei numeri, bisogna cercare tra carte d’identità più consumate. È tra i giovani attaccanti che in Europa hanno maggiormente aumentato il loro rendimento rispetto alla stagione passata, misurandolo non solo con i gol ovviamente. Lautaro fa parte di un cerchia ristretta: dentro puoi trovarci Haaland del Salisburgo, Abraham del Chelsea, Ansu Fati del Barcellona, Malen del Psv, Osimhen del Lilla, Thuram del Borussia Moenchengladbach e lo stesso Rashford del Manchester United, più avanti come percorso rispetto agli altri ma esploso dal punto di vista realizzativo quest’anno. Miniera di talenti, Lautaro regge il confronto. Ed è lassù: per intendersi, in termini di rapporto gol/minuti giocati, il Toro è solo dietro Haaland. Molti di loro agiteranno il mercato europeo dell’estate 2020, dovrà esser brava l’Inter a evitare che i ragionamenti coinvolgano l’argentino".
© RIPRODUZIONE RISERVATA