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Lautaro va o resta? È questa la domanda più ricorrente in questi giorni. In Spagna le notizie viaggiano alla velocità della luce, quasi diventata un'ossessione quella di vedere l'attaccante con la maglia del Barcellona. Ma è così certo l'addio del Toro? Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, c'è una cosa da ricordare: ovvero che Lautaro è uomo dai legami forti, "sceglie, si lega e resta legato. Ora le sue radici sembrano aver attecchito bene anche nella Milano nerazzurra", sottolinea la Rosea. Da Barcellona aspettano un segnale che ancora non è arrivato: "Sa che è arrivato a questi livelli grazie alle doti personali, ma anche a una squadra, un compagno d’attacco e un allenatore che le hanno sapute esaltare. Giocare con Messi può essere una prospettiva stimolante, ma per ora Martinez non sembra voler battere i pugni per renderla realtà. Anche perché non è affatto detto che il club catalano possa essere in grado di completarla davvero, questa Operacion Lautaro nata da un sincero apprezzamento di Leo e portata avanti a suon di titoloni sui giornali catalani. La situazione finanziaria dei blaugrana era tutt’altro che florida già prima dello stop mondiale al calcio causato dall’emergenza. Al momento i soldi per pagare cash la clausola non ci sono, e i primi ami gettati su possibili contropartite non hanno fatto abboccare nessuno.
"Anche prima della “sbandata” di Messi per il Toro il desiderio numero uno del Barça restava il ritorno del figliol prodigo Neymar. Ecco, riportare al Camp Nou O Ney non è certo operazione economica: quella spesa non sarebbe compatibile con i 111 milioni di Lautaro. Ecco un altro motivo per pensare che le radici milanesi del Toro possano scendere un po’ più in profondità".
(Gazzetta dello Sport)
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