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Lautaro, serata storta? Sbatte contro legni e Trubin, ma per l’Inter è imprescindibile

Il capitano dell'Inter, dopo il poker siglato alla Salernitana sabato sera, non riesce a ripetersi col Benfica e non trova la via della rete

Non l'ha decisa Lautaro, ma è stato il Toro a suonare la carica nel secondo tempo. Serata storta solo sotto il profilo del gol, il capitano non è riuscito a ripetere la serata di Salerno. L'argentino è andato a sbattere contro i pali e contro Trubin, ma il suo contributo è sempre fondamentale.

"Ci sono serate che nascono storte, senza un motivo reale. E quella di ieri è stata una notte sfortunata per Lautaro Martinez, mister 9 gol nelle prime 7 giornate di campionato. L’assurdo è che la luna nera colpisca alla prima occasione utile post giornata del “Lautarissimo”, in quella trasferta a Salerno dove il Toro ha messo in mostra tutto il repertorio del super attaccante. Più o meno come ieri, ma al contrario. Contro il Benfica il capitano avrebbe potuto giocare due partite consecutive, ma non avrebbe mai trovato il gol", analizza La Gazzetta dello Sport.

"Sono segnali, c’è poco da fare. Il primo tempo del Toro è stato solo di lotta e sacrificio, contro il compagno di nazionale Otamendi. Ieri non se le sono mandate a dire: sbracciate, entrate ruvide, continui corpo a corpo. E nei primi 45’ Lautaro è sembrato accusare il maltrattamento scientifico dell’altro argentino. Quasi sorpreso, perché è vero che in campo conta solo la vittoria, ma poi certe provocazioni non te le aspetti da qualcuno che frequenti con una certa costanza".

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"La partita di Lautaro è cominciata allora con ritardo, con la solita scintilla che ha infiammato San Siro. Il destro velenoso di esterno-collo che si è stampato sulla parte bassa della traversa all’alba della ripresa ha svegliato l’orgoglio del Toro, che da lì in avanti ha cominciato a sparare da tutte le posizioni e in ogni modo, senza mai trovare la gioia del gol. Lautaro è stato pure ammonito, per un intervento duro su Neves da cui poi ha preso una scarpata in faccia, non sanzionato. E poi Trubin gli ha detto due volte di no con i piedi su conclusioni ravvicinate, e quando il Toro lo ha saltato in uscita, è stato il piedone di Otamendi a negargli la gioia del gol. Poco male, per l’Inter e per Lautaro, comunque “man of the match”: è la sua nuova dimensione, imprescindibile anche quando non riesce a segnare", scrive La Gazzetta.


 

 


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