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"Rispetto al 2018, quando è arrivato dal Racing, il Toro è un altro giocatore. Allora il club per “proteggerlo” da eventuali assalti di top club gli aveva messo una clausola da 111 milioni, mentre adesso, alla luce di ciò che ha dimostrato e vinto, quella potrebbe essere la sua reale valutazione. A ventisei anni ha già festeggiato due scudetti, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane più i trofei con l’Argentina ovvero un Mondiale, una Coppa America e una Finalissima. E sarà lui alla penultima giornata ad alzare la coppa che va ai campioni d’Italia, come successo a gennaio a Riad con la Supercoppa, strappata nella finale al Napoli grazie a un suo guizzo. In questo 2023-24 Lautaro di gol ne ha fatti molti, quasi tutti “pesanti”. È mancato un po’ in Champions, ma in Serie A è stato un fattore. Anzi, un trascinatore. Non ha sentito il “tradimento” di quel Lukaku con il quale aveva un ottimo feeling. Anzi, tatticamente con Thuram forse si è trovato ancora meglio".
"Questa estate Lautaro giocherà la Coppa America e l’Inter vuole farlo arrivare a quella manifestazione con il rinnovo del contratto firmato. A breve ci sarà un nuovo incontro con il suo agente e i tifosi sperano che ci sia la fumata bianca perché non riescono a immaginare un’Inter senza il Toro. Neppure Inzaghi che lo coccola anche quando non segna perché sa quanto è importante. Ieri per esempio ha lasciato allo specialista Calhanoglu il rigore del 2-0. Voleva sbloccarsi, ma ha resistito alla tentazione di calciarlo per il bene della squadra. Un’altra dimostrazione di maturità. Una decisione da capitano", scrive Gazzetta.
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