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Lautaro: “Thuram? Con tutti feeling anche fuori. Juve non gioca bene a volte ma…”

Eva A. Provenzano Caporedattore 

Il commento dell'argentino dopo la vittoria dei nerazzurri sulla Lazio di Sarri

«Una carica in più la maglia dedicata a Bahia Bianca? Sì, sicuramente. Oggi era un giorno speciale. Ieri sono andato a letto tardi per quello che è accaduto alla mia città, per questo temporale, un momento difficile anche per la mia famiglia, ero preoccupato. Era importante stare in campo concentrati ma questo messaggio è per tutti loro e che tutto si risolva al più presto». Così Lautaro Martinez, a DAZN, ha commentato la vittoria sulla Lazio arrivata anche grazie ad un suo gol, quello che ha sbloccato la partita e gli ha permesso di fare una dedica alla sua città colpita da un violento temporale che ha ucciso 13 persone per il crollo di un tetto di un palazzetto.

-Questa nuova coppia con Thuram ha grande feeling, sembrate conoscervi a memoria...

Dal primo giorno che è arrivato Marcus si è messo a disposizione come chi è arrivato in estate. Importante perché abbiamo messo in campo tutto quello che chiedeva il mister, la sua idea. Noi dialoghiamo tanto, abbiamo una grande amicizia anche fuori dal campo. Così le cose sono più facili. Sì, non parlo ovviamente di lui, ma di tutta la squadra. Fare gruppo, amicizia in un gruppo è importante, ed è più facile raggiungere gli obiettivi. Stiamo facendo cose importanti: l'Inter negli ultimi anni è tornata a lottare per cose importanti, dobbiamo lottare per dare continuità a questo. 

-Date segnali di compattezza: come vedi la squadra da capitano in allenamento per quello che verrà? 

Sicuramente che tutte le cose che arrivano sono difficili. Questo inizio di campionato è stato improtante, abbiamo dato segnali anche a noi stessi ed è quello che dico sempre. Dobbiamo superare ostacoli, dare tutto, chi gioca, tutto lo staff, il gruppo, chi lavora con noi ogni giorno e lavorare per l'obiettivo che vogliamo raggiungere. Qual è? Vincere tutto. 

-Sei tanto maturato: cattivissimo solo in campo?

Sono un po' serio, ma diventare papà, fare famiglia, mi ha fatto cambiare tanto e questo mi ha cambiato anche in campo. 

-Definitivo step in avanti dopo il Mondiale che è stato un po' sofferto: lì hai capito cosa dovevi fare per diventare il più forte? 


Il Mondiale mi ha lasciato qualcosa in testa che è importante, anche in negativo perché non è andato come volevo, per come ero preparato. La caviglia non mi ha permesso di fare il mio lavoro come volevo, non è una scusa, mi sono messo a lavorare di più per migliorare e cerco di dimostrarlo quando scendiamo in campo. 

-Sulla chat di gruppo cosa ci siamo detti dopo il pari della Juve? 

Niente, pensiamo a noi stessi. Loro sono un avversario di qualità e di grande livello. A volte vincono giocando non bene, ma sono lì e quindi qualcosa hanno. Dobbiamo stare concentrati su nostro lavoro e noi stessi.

-Chi vuoi agli ottavi di Champions League? 

Qualsiasi squadra, per vincere dobbiamo vincere con tutti e fare grandi partite con tutti. 

(fonte: Dazn)


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