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Sarebbero bastati, si fa per dire, circa 80 milioni di euro per convincere Claudio Lotito a sedersi al tavolo delle trattative per cedere Milinkovic-Savic. Nessuna pretendente del serbo si è detta disposta a sborsare tale cifra, perlomeno in unica soluzione, per cui - come sottolinea il Messaggero - la Lazio si tiene stretta il giocatore e punta al rinnovo: "L’idea, che poi dovrà essere sviluppata, è quella di adeguare un minimo lo stipendio fisso del giocatore che già si avvicina sui tre milioni netti, ma di agire soprattutto sugli assist e sui gol. E in modo dirompente, visto che a ogni rete o ogni volta che manderà in gol un suo compagno, il serbo sarà premiato sul contratto con tanti soldi in più. Nel suo accordo, come in altri giocatori, esistono già bonus del genere, ma per Sergej il discorso potrebbe essere diverso e ritoccato verso l’alto. Assegnare una cifra ad ogni assist e gol, ad esempio 60-80 mila euro ciascuno, se non di più, oppure fissare un tetto: a 5 assist o gol 400 mila; a 10 800 mila e così via".
E non è tutto. Sempre secondo il Messaggero, nel nuovo contratto del sergente potrebbe comparire una clausola rescissoria molto alta: "Il serbo ha accettato di prolungare fino al 2024 e senza riserve, anche perché è convinto di fare bene. Basti pensare che se ripetesse la stagione di due anni fa, con 14 gol e 7 assist, il numero ventuno della Lazio, oltre ai tre milioni d’ingaggio, s’intascherebbe oltre 2 milioni di euro grazie ai bonus. Un bel vantaggio per lui, ma anche per la Lazio e Inzaghi. In tutto questo, società e procuratore stanno pensando d’inserire una clausola rescissoria di 120-150 milioni di euro. Ma per adesso questa è solo un’idea". Le pretendenti sono avvertite.
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