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primo piano
Julio Cesar 6,5: Quando gli avversari tirano una volta ogni 25 minuti, è difficile mantenere la concentrazione. Non se ti chiami Julio Cesar.
Maicon 7: Che ci sia Chivu, Zanetti o Santon cambia poco. La manovra dell'Inter si appoggia spesso e volentieri dalle parti del Colosso, che stasera si regala anche il lusso del quinto gol in campionato, chiudendo un duetto d'alta scuola con Motta.
Materazzi 6: Danilevicius, Di Gennaro, Tavano: fin troppo facile
Cordoba 6,5: La sua gigantografia compare di diritto sotto la voce "grande professionista": qualcuno dovrebbe prendere appunti.
Chivu 6,5: La nota lieta della serata: ogni suo colpo di testa ha strappato un sorriso sugli spalti. Visti i continui acciacchi di Santon, rientro preziosissimo.
Zanetti 6: Per chi ultimamente si è trovato anche a giocare da solo a centrocampo (contro la Sampdoria), quella di stasera è stata pura accademia.
Cambiasso 6,5: Dirige con la consueta sapienza calcistica le manovre a centrocampo, ma in assenza di Sneijder e Stankovic forse potrebbe provare qualche inserimento in più.
Motta 7: Finalmente. La partita, bisogna riconoscerlo, era perfetta, visti i ritmi da scampagnata estiva, ma lui ci mette dentro qualche guizzo di classe cristallina. L'assist per Maicon ha un intenso profumo catalano.
Pandev 6: Sbaglia tantissimi appoggi, anche elementari per chi è dotato dei suoi piedi. Ma corre avanti e indietro come un forsennato, e si regala anche l'assist per la rovesciata di Eto'o. E' in una fase non brillante, dopo un inizio sontuoso. La teoria vuole che il finale sia in crescendo rossiniano.
Eto'o 8: Bisogna ripetersi: Samuel Eto'o centravanti è devastante. Tenere fuori Milito comporterebbe il ricovero immediato nel primo reparto di neuropsichiatria, ma il dato è innegabile: avvicinare Eto'o alla porta significa moltiplicarne all'ennesima potenza la pericolosità. La soluzione del rebus è roba da Special One.
Quaresma 6,5: Giocate semplici, finte finalmente efficaci e non fini a se stesse. Partita solida del portoghese, senza strafare ma sbagliando pochissimo. Per lui l'aggettivo più importante per un giocatore: utile.
Mourinho 7: Non c'era bisogno di inventarsi niente di speciale questa sera. Ma i tre punti erano vitali. Ed era importante anche conquistarli senza soffrire. Giornata di relax prima di due partite in cui dovrà rivestire i panni del condottiero.
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