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primo piano
Julio Cesar 6: La Lazio gioca bene ma non è che lo impensierisca più di tanto. Attento su Klose nella ripresa.
Maicon 6: Un po' svagato nel primo tempo, sbaglia qualche cross di troppo. Nella ripresa cambia registro e fa vedere a Lulic che in una sfida tra Colossi è ancora lui quello da battere.
Lucio 6: La perfetta sintesi tra il 5 del primo tempo e il 7 della ripresa. Entra in partita senza la giusta concentrazione e l'Inter ne paga le conseguenze. Nella ripresa "cambia chip" (per dirla alla Ranieri) e torna dominante.
Samuel 7: In una giornata in cui la difesa, almeno per un tempo, è tutt'altro che impermeabile lui fa eccezione. E' semplicemente spaventoso. Non si può saltare, semplicemente non si può.
Chivu 5,5: Soffre le scorribande di Gonzales, e non dà il giusto sostegno a Samuel e Lucio, che già non se la passano benissimo. Dal momento che l'apporto offensivo è quello che è, Ranieri decide giustamente di lasciarlo negli spogliatoi.
Nagatomo 6: Esterno di centrocampo? Non benissimo. Molto meglio quando arretra e ha un compagno con cui scambiare per poi lanciarsi in velocità.
Zanetti 6: Meno dirompente rispetto al solito. Si ha l'impressione sempre più forte che preferisca giocare più arretrato o comunque più esterno, dove può dare sfogo alla sua potenza. Da centrale sembra un po' costretto.
Cambiasso 6: Quando gioca con Zanetti è costretto a fare il mediano ma anche il regista. Meglio quando a fianco ha giocatori dai piedi buoni come Thiago Motta.
Alvarez 5,5: Comincia bene e gli applausi del pubblico lo galvanizzano. Troppo, perché comincia a giochicchiare, fare inutili veroniche e a sbagliare passaggi all'apparenza semplici. Passo indietro rispetto alle ultime uscite. L'assist preciso per Milito gli vale il mezzo voto in più.
Milito 7: Ha piede, ha gamba, ha forza e resistenza. E soprattutto non sbaglia più nulla davanti alla porta. Un'occasione ed è subito centro. Ha impostato la macchina del tempo a due anni fa.
Pazzini 6,5: Difesa solida e ripartenze, non il suo pane. Però prova a fare reparto da solo, battagliando su ogni singolo pallone, e quando arriva il momento di essere letali, non sbaglia. E' quello che gli chiede Ranieri: lui esegue.
Sneijder 6,5: Ladies and gentlemen, salutate il ritorno del piede fatato del genio di Utrecht. Un paio di cambi di gioco per Maicon sono da pelle d'oca in una partita fino a quel momento non tecnicamente esaltante. Deve acquisire ritmo ma il piede è tanta roba.
Obi 6: Entra quando c'è da lottare e correre. Esattamente il suo habitat naturale.
Faraoni sv
Ranieri 7: "Un'Inter da battaglia", viene definita in telecronaca. Per andare in battaglia e vincere ci vuole un grande condottiero. Quello che l'Inter ha trovato in Claudio Ranieri. Che continua a vincere partite su partite. Alla faccia degli esteti.
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