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Repubblica – Lega Serie A, avanza un nome nuovo per la presidenza. E’ tifoso Inter

Oggi assemblea negli uffici di via Rosellini per provare ad eleggere il sostituto del dimissionario Paolo Dal Pino

Daniele Vitiello

L'assemblea di Lega Serie A in programma oggi si preannuncia rovente come tante altre. I rappresentanti dei 20 club sono chiamati nuovamente ad eleggere il successore di Paolo Dal Pino, ma non sarà così facile.

C'è un nome che si fa strada in queste ore, come spiega Repubblica in edicola oggi: "La Serie A si spacca ancora, ma stavolta i partiti sono chiarissimi e divisi da una linea. Quella linea si chiama Carlo Bonomi: il presidente di Confindustria è il nome che le grandi del calcio italiano hanno scelto come guida politica. All’assemblea elettiva di oggi, dove per essere eletti servono 14 voti, Bonomi arriva appoggiato da Milan, Inter e Juve, ma anche Atalanta, Torino, Roma, Bologna, Sassuolo, Cagliari, Genoa, Spezia, Venezia, Salernitana e più timidamente da Samp e Empoli. Bonomi, tifoso interista e grande appassionato di calcio, ha già parlato sia con Percassi che con Cairo per garantire la propria disponibilità, nonostante alcune voci in Confindustria mostrassero perplessità per un possibile conflitto di interessi".

Repubblica – Lega Serie A, avanza un nome nuovo per la presidenza. E’ tifoso Inter- immagine 1

La strada è in salita, nonostante la disponibilità e l'appoggio di molti club. E allora non è nemmeno certo si arrivi a votarlo. Spiega il quotidiano: "Il conclave del calcio italiano è carico di insidie e Marotta e Scaroni, padri della candidatura, porteranno il nome di Bonomi al voto solo se alla conta preventiva avesse 16 preferenze, due più dei 14 voti necessari ad essere eletto. Un margine di sicurezza per non esporlo al rischio di una brutta figura. Nessuno, però, vuole l’unanimità".

Presidente Lega Serie A, oggi nuovo tentativo di elezione

Chi si oppone? I 'soliti', verrebbe da dire: "Farlo eleggere, vorrebbe dire assestare una sconfitta memorabile al fronte che mette insieme Claudio Lotito, Aurelio De Laurentiis e Maurizio Setti del Verona. Con loro, anche Stefano Campoccia dell’Udinese. A cui, da ieri, il fronte di maggioranza sta provando a far cambiare opinione. Un pomeriggio di telefonate incrociate, anche con la Fiorentina, con il dg Barone allineato sul fronte Lotito dal 2020, quando Claudio ingaggiò il figlio alla Salernitana, e il presidente Commisso, più cauto".

Lotito, capo dell'opposizione (anche più di De Laurentiis che alla fine potrebbe anche cedere), ha in mente un piano: "Vuole sponsorizzare un nome diverso. Si tratta di Lorenzo Casini, capo di gabinetto 46enne del Mibact: il progetto è mandare in stallo l’elezione odierna per poi presentarlo con quorum ridotto a 11. Casini è sponsorizzato dalla politica e vicinissimo a Gaetano Blandini, il consigliere indipendente fatto eleggere in Lega proprio da Lotito. Il capofila dell’altra battaglia, quella contro la Federcalcio".

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