Anche perché prima è arrivata la sfida diretta contro il maestro Brozovic, colui che Asllani ha studiato da vicino all’Inter prima del turco. Una sfida stravinta. L’albanese si è mangiato un gol quasi fatto ma è stato più continuo nella prestazione, più ritmico nel gestire le due fasi del gioco, non solo la regia. Perché è questo che ha imparato da Brozovic, regista 2.0: il playmaker contemporaneo fa tutto e lo fa per l’intera partita, senza mai prendersi pause.
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