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Libero – Che Inter ha visto Sacchi? Nerazzurri anche nel mirino dei complottisti
Bologna-Inter non si è ancora giocata ed è già nel mirino di parte dell'opinione pubblica sportiva. Gli emiliani, che potranno contare anche su Medel, sfidano i nerazzurri nel recupero di campionato che permetterà di eliminare l'asterisco in vetta alla classifica. Si legge nel focus di Libero: "Secondo i complottisti di professione, potrebbe risparmiarsi. In realtà fatica da mesi. Nel girone di ritorno ha vinto solo due partite (contro Spezia e Sampdoria) sulle 14 disputate e ne ha perse sei. I complottisti dimenticano anche che una squadra senza più obiettivi può giocare amente sgombra e intralciare il cammino di una grande con la tensione sul groppone".
Dovrebbe essere superfluo sottolinearlo: "Lo ha dimostratolo stesso Bologna tre stagioni fa, quando mise ko a sorpresa la prima Inter di Conte, azzerandone le velleità di rimonta nei confronti della Juventus di Sarri. I nerazzurri avevano un gol di vantaggio al Meazza, ma subirono il ribaltone dopo il 74’ (Juwara e Barrow) e salutarono il sogno-scudetto. Dimostrando così una fatale immaturità. L’Inter deve dimostrare di essere cresciuta con il successo dello scorso anno e grazie ad esso. È la prima e più grande differenza rispetto al Milan".
Il resto è ancora tutto da scrivere. Il campionato si deciderà in volata, contando su quella che sembra l'unica certezza al momento: lo scudetto resterà a Milano. Proprio questo aspetto intensifica la scia di polemiche che accompagnano ogni gara. Come accaduto ieri, ad esempio: "Il fatto che il duello sia circoscritto a Milano - spiega Libero - rende ancor più intensa la guerra psicologica. Basta una scintilla, come le parole di Arrigo Sacchi (via Gazzetta dello Sport), secondo cui il Milan ha un gioco europeo mentre l’Inter «ha un calcio antico, da anni ’60, basato sulle ripartenze». Che Inter abbia visto Sacchi non si sa, di certo Inzaghi l’ha gestita in maniera opposta rispetto a Mou, a proposito di tensione del 2010: anziché cavalcare la polemica , l’ha ignorata".
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