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Ligabue: “Inter, miglior centrocampo d’Italia. Sono rimasto sorpreso da…”

Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Le parole del fenomeno della musica italiana che ha i colori nerazzurri nel DNA

Le sue due grandi passioni spesso si sono anche incrociate. Luciano Ligabue ha inserito l'Inter più volte nei testi dei suoi capolavori, segno di quanto il nerazzurro ce l'abbia scolpito dentro. Dopo il lancio del nuovo album “Dedicato a noi” si è concesso una chiacchierata tra campo e palcoscenico ai canali ufficiali del club nerazzurro. Queste le sue parole: «Il tour per me è sempre il massimo della vita, è la mia vera vacanza. Ogni sera facciamo una scaletta diversa per permettere a chi viene di assistere a uno spettacolo unico. Il nuovo album è molto presente, ci tengo molto, per me è quello della ripartenza, è successivo alla pandemia con tanti pensieri su come siamo messi in questo momento».

Note, musica ed emozioni...come è nata quella per i colori nerazzurri?

«L’Inter è una passione fortissima e le passioni è impossibile spiegarle, sono un qualcosa che ti appartiene fin da bambino. È da tanto tempo che sono interista, ne ho viste tante e ancora oggi devo cercare di dominare un po’ le emozioni. Sento che devo dare sempre il mio contributo, non so bene come...»

Ti piace questa Inter? C'è qualcuno che ti ha stupito in particolare?

«Quest’anno la sensazione è che ci sia qualcosa di profondamente sano nella squadra e credo che sia molto merito di Inzaghi ma anche del gruppo dirigenti. Calhanoglu mi piace, è molto tecnico, il centrocampo dell’Inter è pazzesco, sono convinto che sia il migliore della Serie A. Sono rimasto sorpreso dalla continuità di Acerbi e vedere il livello a cui è tornato de Vrij rassicura molto per quello che riguarda i centrali. Darmian ha un’intelligenza calcistica incredibile, poi come si fa a non avere un debole per Lautaro?

I protagonisti sono tanti, per esempio Thuram quando c’è il pallone dalle sue parti fa sempre cose belle da vedere ma anche pratiche. Dimarco è di Milano, ha fatto tutta la trafila all’Inter, è tifoso e gioca come gioca, quindi cosa si può volere di più? Sommer sta facendo un signor campionato, Bastoni è un grandissimo, Mkhitaryan ha fatto vedere cose straordinarie...potrei andare avanti perché ho sempre paura di tralasciare qualcuno»


Il giocatore che ha lasciato il segno?

«Ricordo una botta enorme quando arrivò Rummenigge, mi fece così tanto sognare il suo arrivo che per molto tempo Kalle era la mia password. Poi come fai a non dire Ronaldo?»


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