Il miracolo quasi raggiunto delle plusvalenze per il Fair Play Finanziario per l'Inter è stato possibile solo grazie al lavoro straordinario di un settore giovanile che è riuscito negli ultimi anni a consegnare al club talenti purissimi e a fare incetta di trofei. Un orgoglio innegabile per la società, che pur vendendo i suoi giovani per questioni economiche non perderà il controllo su di loro:
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L’Inter e i giovani: un orgoglio degno di una grande storia. In pochi in Italia sanno…
Il settore giovanile ancora una volta è stato un tesoro per i nerazzurri
"Un tesoretto che genera orgoglio. E non soltanto perché permetterà all’Inter di soddisfare i paletti del fair play finanziario e programmare una stagione da vertice, senza dover sacrificare alcun big. L’Inter da anni continua a vincere trofei giovanili (...). Detto che su diverse trattative l’Inter userà il paracadute della recompra (...) a oggi il gruzzoletto nerazzurro per le plusvalenze si va così componendo: sicuri sono i 12 milioni (forse anche 15, ma teniamoci bassi) per le cessioni di Radu e Valietti, 7 per Bettella, 10/12 per Zaniolo e Santon, 2,5 per Kondogbia; ai quali andrebbero (andranno?) aggiunti i 3 che l’Inter spera di ottenere dalla cessione di Puscas al Leganes, i 3 per il passaggio di Nagatomo al Galatasaray e i 2 per Manaj, che ha molti estimatori in Spagna e Portogallo. Tirando le somme, siamo già molto vicini ai quaranta milioni. E qualora all’appello dovessero aggiungersi a breve giro di posta anche Pinamonti e Merola e Zappa, ecco che il muro dei 45 milioni sarebbe facilmente sfondato (...). Non può essere un caso, non può non essere un orgoglio. Un grande club - per essere tale - deve saper investire sulla formazione dei giovani e sulla loro valorizzazione. E in pochi in Italia sanno farlo come l’Inter. È la storia recente a confermare la tesi".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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