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Brozovic e Kondogbia, per un motivo o per un altro, sono finiti nel mirino delle polemiche e si sono creati in pochi giorni due casi. E così La Gazzetta dello Sport in edicola oggi parla di un vero e proprio metodo de Boer. Il tecnico olandese sta cercando di scoprire il suo spogliatoio e si sta facendo scoprire: "Tutti avranno una chance, ma nessuno può sgarrare. Chi deraglia paga, ma con la stessa velocità con cui va in castigo può riemergere dalla lavagna se mostra veri propositi di ravvedimento", scrive Luca Taidelli in un suo articolo.
BROZOVIC - Innanzitutto il croato. In estate il centrocampista è stato in odore di partenza. Anche la Juventus lo avrebbe voluto. Nelle scorse settimane, una discussione col l'allenatore (aveva minacciato di lasciare il Meazza perché lo aveva sostituito contro l'Hapoel, in Europa League) lo ha messo ai margini della squadra. Solo ieri è tornato ad allenarsi per l'intera seduta con i suoi compagni: è rimasto fuori per tre partite e ha anche dovuto pagare una multa che gli è stata imposta dalla società. "La strada sembra quella giusta, ma andrà mantenuta con un atteggiamento da professionista (vedi alimentazione e bando alle discoteche) anche fuori dal campo. Ci sono buone possibilità che Marcelo torni disponibile già per Praga, ma la scelta (che sarà solo di De Boer) non verrà dettata dai pochi centrocampisti a disposizione in Europa", spiega lo stesso giornalista.
KONDOGBIA - Anche il giovane francese, con la sostituzione di domenica, è stato messo in discussione dal suo allenatore. Ma è riuscito però a passare un messaggio costruttivo al giocatore che sicuramente non può essere orgoglioso di quanto successo, ma cercherà fare di consigli virtù. Anche lui come Brozo ha avuto ieri pomeriggio un confronto con l'allenatore e con lui a parlargli c'erano anche Ausilio e Zanetti. I compagni gli sono stati molto vicino e adesso si pensa che, se Joao Mario non recupererà contro la Roma, in campo da titolare andrà comunque lui.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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