- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
«Sogno una finale Italia-Inghilterra. Sono curioso di vedere come si comporterebbe Capello di fronte all'inno di Mameli». Lo ha detto Marcello Lippi, ct dell'Italia, ospite del convegno 'A quattro mesi dal Mondialè a Salerno. «Aspettarsi dei risultati dalle squadre allenate da Capello è cosa abbastanza normale, lui ha contribuito con la sua personalità, il suo carisma e la sua capacità a creare una squadra che ha dato sensazioni di grande concretezza», aggiunge il ct elogiando il lavoro di Capello. «Ma un conto sono le qualificazioni e un conto è il Mondiale», aggiunge. Lippi dice la sua anche sullo scandalo che ha travolto John Terry e sull'eventualità che Capello lo privi della fascia di capitano: «Mi sono piaciute moltissimo le parole di Ancelotti, che come sempre ha dimostrato intelligenza e saggezza. Ha detto che il capitano del Chelsea è sempre stato esemplare e che fa il suo lavoro con grande entusiasmo. Questo è quello che interessa a me, la vita privata non mi interessa», dice Lippi.
Il gruppo azzurro per i Mondiali è in via di definizione: «La costruzione della nazionale è a buon punto», conferma Lippi. «Nella mia mente, che poi è quello che conta, il gruppo è pronto al 70 per cento: ci sono già 17 giocatori sicuri di partecipare al Mondiale, ne mancano 6 per completare la rosa. Mancano quattro mesi, poi a maggio farò le mie scelte. Ovviamente sceglierò chi starà meglio. Nesta? Sono cose mie e non le discuto con voi, lasciatemi fare il mio lavoro». Lippi non ha ancora sciolto i dubbi sul suo futuro: «Non ho mai detto nulla di categorico, ho detto che ho un bellissimo rapporto con il presidente Abete, che stimo moltissimo, e con lui sono sempre stato molto chiaro. Il fatto che io l'abbia deciso non ha grande importanza, l'unica cosa importante in questi quattro mesi è finire di costruire il gruppo e fare un bel mondiale, l'importanza di ciò che faranno Lippi e la federazione è relativa». Il tecnico viareggino si dice poi convinto che in Sudafrica non ci saranno problemi di sicurezza. «Non credo che ci saranno problemi come quelli recenti in coppa d'Africa», dice riferendosi all'agguato armato subito dalla nazionale del Togo in Angola, nell'enclave di Cabinda. «Il Sudafrica è fra i paesi più evoluti dell'Africa, sarà un mondiale nel quale prevarrano solo valutazioni tecniche», aggiunge il ct. Sarà un Mondiale con temperature insolitamente basse: «Ci sono caratteristiche particolari, è una delle poche volte nelle quali il Mondiale si disputa in inverno, anche se particolare perchè di notte fa freddo e di giorno fanno 15 gradi. Abbiamo verificato anche l'incidenza dell'altitudine, visto che si gioca anche a 1.800 metri, a questo proposito faremo una preparazione in altura», spiega Lippi.
Lippi torna anche sui motivi della mancata visita al centro sportivo dell'Inter: «Le ultime visite fatte erano dettate dalla volontà di verificare le condizioni degli infortunati, per questo sono andato da Milan e Juventus e non sono andato a Milano, altra sponda. L'Inter ha pochi italiani? Viviamo nell'era della globalizzazione...poi è chiaro e evidente che mi rivolgo alle squadre con maggiore numero di italiani». Il ct stila poi il suo 'menu« per i Mondiali: »Il 'pastò migliore è sempre quello brasiliano, ma è buono anche quello spagnolo. E poi ci sono altri quattro, cinque 'pastì. Squadre che quando fanno il Mondiale non lo fanno tanto per partecipare, lo fanno per vincere. L'Italia? Essere i campioni non è un peso, ma un valore aggiunto«, conclude Lippi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA