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MANCINI: “ITALIA? RESTO ALL’INTER. JUVE? NON E’ COSI’ LONTANA. VINCENDO DOMANI…”

Alla vigilia del big match con la Juventus, Roberto Mancini ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile. FCINTER1908.IT, live dalla Pinetina, vi riporta le parole del mister: -Ci dà qualche nome? Neanche...

Simona Castellano

Alla vigilia del big match con la Juventus, Roberto Mancini ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile.

FCINTER1908.IT, live dalla Pinetina, vi riporta le parole del mister:

-Ci dà qualche nome?

Neanche uno.

-Calo della Juve nella ripresa?

A volte si fa unos forzo enorme per raggiungere un grande risultato e la domenica successiva sei affaticamento, magari invece sei esaltato e non avverti la fatica. Non sarà facile per loro, ma neanche per noi.

-Chi vede meglio tra Fiorentina, Roma e Milan nella corsa al terzo posto?

Credo l'Inter (ride, ndr). Fiorentina eRoma sono avanti ma di poco. Ci sono ancora tanti punti in ballo da qui alla fine. Il Milan è un po' dietro, ma potrebbe anche rientrare. Credo che ce la giocheremmo noi con chi è davanti.

-Hernanes titolare?

Mi fa piacere per lui. E' un giocatore professionale.

-Sgambetto alla Juve?

No, ci piacerebbe vincere per recuperare punti da chi ci è davanti.

-Dybala?

Ci abbiamo provato, credevamo potesse essere un grande giocatore. Abbiamo fatto del nostro meglio per prenderlo. E' chiaro che dispiace quando non riesci a prendere bravi giocatori, ma ne arriveranno altri.

-Che Juve si aspetta? Dipenderà dalla Juve lo schieramento dell'Inter?

Non credo cambi molto se schierata con la difesa a tre o a quattro. Il nostro modulo non dipenderà della Juve.

-FcInter1908.it, che giocatore toglierebbe alla Juve per portarlo all'Inter? Cosa pensa delle parole di Ranocchia?

Non so Andrea a cosa faccia riferimento. Non credo si riferisse alla squadra. La Juve ha quattro-cinque giocatori giovani e molto forti. Che la Juve venda all'Inter credo sia difficile, neanche se gli telefono io.

-Juve galvanizzata da questa rimonta in Champions?

2-2 in casa per come si è messa la partita è un buon risultato, ma non è che sia un grande risultato contro il Bayern. Il Bayern mette in difficoltà tutti, non solo la Juve per 60 minuti. Sono due squadre importanti. Ci sono quadre che hanno troppo potenziale economico rispetto a tutte le altre italiane. Cinque squadre si assomigliano molto, possono prendere chi vogliono, ecco perché mettono in difficoltà le altre. Il risultato è comunque giusto per come sono andati gli ultimi 30 minuti. Quando gioca il Bayern pochi possono reagire.

-Errore da non fare domani?

Non prendere gol. Non sarà facile, la Juve è insidiosa, lo stadio la aiuta molto.

-Il gap con la Juve si sta riducendo?

Che sia la squadra più forte del nostro campionato è normale, viene da tanti campionati vinti, come è stata anche l'Inter dal 2006 al 2011. L'Inter migliorerà ancora molto, non siamo distantissimi ora, nonostante la serie di vittorie incredibili della Juve. Piano piano l'Inter sta migliorando e riuscirà ad arrivare a quei livelli in poco tempo.

-Partita con la Juve che ricordi con piacere? Con Allegri?

Da giocatori ci siamo affrontati, non spesso, ma è capitato. Con la Juve sempre partite belle ed importanti. Non ce n'è una in particolare, tutte nel bene e nel male.

-Ridurre gap con la Juve in che modo? 

Si può ottenere lavorando su un gruppo di giocatori, migliorandolo nelle sessioni di mercato. Sono loro a fare la squadra. Quando la Juve andò in serie B impiegò diversi anni per ritrovare la squadra, passando per diversi giocatori che magari uno nemmeno ricorda ora. Si pensa spesso si aver comprato dei giocatori giusti, ma che in realtà non si adattano poi alla squadra. Per questo bisogna partire da un gruppo, migliorandolo poi di volta in volta.

-Se ti chiedessero di diventare ct della Nazionale? Ti vedresti bene?

Io sto bene qui, il mio pensiero è solo all'Inter e ai nostri obiettivi ora e del prossimo anno. La Nazionale è importante, ma ora mi sembra un po' presto parlarne.

-Manca chi detta i tempi di gioco. Hai pensato di adattare qualcun altro? Magari Ljajic?

Pirlo con il tempo è diventato regista. Deve esserci qualcuno che sia predisposto a farlo. Ljajic è molto più offensivo ora. Poi magari per qualità potrebbe farlo, ma ci vuole tempo, bisognerebbe lavorarci. Un giocatore in quel ruolo deve difendere oltre a dettare i tempi. Non credo che in poco tempo si possa cambiare ruolo ad un giocatore. Non è che non ci ho mai pensato, ma ci vuole tempo ed equilibrio maggiore.

-Rammarico per l'andata?

Abbiamo fatto una buona gara, è stata un partita equilibrata. La Juve aveva le qualità, sapevamo sarebbe rientrata, era normale così visti gli ultimi campionati.

-Come commenti le dichiarazioni di Buffon e Bonucci?

Volevano dire che vogliono batterci, come anche noi. Credo sia normale.

-Squadra ferma intorno ad alcuni nomi rispetto all'andata?

I giocatori sono gli stessi, a volte cambiano dei giocatori come all'inizio. Il modulo è quasi sempre lo stesso. I giocatori possono cambiare come cambiano in tutte le squadre.

-Come si ricrea la matrice che ha portato ai successi tuoi e di Mourinho?

Io non sono solo, ho l'aiuto della società e delle persone che lavorano qui. Quando uno sceglie di fare l'allenatore sa che quando vince ci sono tante persone e quando perde è da solo, ma io non mi sono mai sentito solo, ho sempre sentito l'appoggio della società e di chi lavora qui. Per costruire quello che abbiamo fatto anni fa ci vuole tempo. Anche allora ci è voluto del tempo.

-Come puoi usare questa partita per svoltare?

L'atteggiamento deve essere positivo, la squadra deve attaccare molto più rispetto alla partita di Tim Cup. Con i tre attaccanti eravamo troppo larghi, Jovetic spesso si trovava solo. Bisogna trovare più coesione tra i reparti. Dobbiamo avere un atteggiamento importante, positivo, propositivo, difendendo anche bene quando c'è da difendere. Così potrà arrivare un buon risultato, ma è una partita difficile.

-La vittoria vi rilancerebbe?

Abbiamo perso punti quando non meritavamo di perderli. Chiaramente vincendo potresti recuperare qualcosa. E' una partita difficile per noi, come anche per loro. Non sarà semplice.

-Cosa serve per affrontare la Juve?

Credo in un risultato positivo, in Tim Cup abbiamo fatto abbastanza bene. Ci è mancato il risultato. Credo che l'Inter possa fare un'ottima gara e un risultato importante. In ogni partita si può fare questo.

-Giornata della svolta?

Non credo, a 13 giornate dalla fine non credo. Quando ci sono ancora 40 punti a disposizione credo di no. E' una partita importante.

-Le voci degli ultimi giorni riguardo la società possono influire sul rendimento della squadra?

Non credo ci sia bisogno di rassicurare nessuno, sono stati incontri normale in cui si è parlato di calcio, della squadra, die nostri obiettivi.

-C'è stato Thohir qui, cosa vi ha detto?

La cena con la squadra è una cosa normale, è stato qui un po' di tempo e faceva piacere a lui stare con i giocatori, parlare, è normale per un presidente.

(Dall'inviata di FCINTER1908.IT Eva A. Provenzano)