Hai ancora problemi fisici o sei al 100%?
"Quell'infortunio ormai è alle spalle. Ho avuto una stagione estremamente intensa, avevo dolore nella prima parte di stagione, ma ora mi sono ripreso. Scaloni mi ha dato l'opportunità di riposare un po' la caviglia".
Cosa vuol dire per te affrontare questa finale da campione del mondo?
"Questa partita significa tanto per me e per tutta la squadra. Era un obiettivo, abbiamo affrontato un girone tosto all'inizio con Bayern Monaco e Barcellona. E' stato merito nostro, abbiamo fatto un grande lavoro. Ho imparato tanto, domani saremo tutti pronti per questa partita".
Il City ha quasi il dovere di vincere, per voi è un sogno.
"Non so se si tratti di un dovere per loro e un sogno per noi. Sicuramente speriamo di portare il trofeo a Milano, spero giocheremo una gran finale e vinceremo la partita per portare la coppa a casa. Sicuramente per noi è un grandissimo sogno, difficile da realizzare, ma abbiamo lavorato sodo per arrivarci. Dovremo dare il nostro massimo domani".
Domani cosa ti aspetti da te e i tuoi compagni?
"La personalità non può mancare. Come diciamo sempre, il cuore deve esserci anche. La voglia poi di vincere e alzare i trofei, come abbiamo fatto in questi anni. C'è la possibilità di portarne un altro a Milano, per cui ai compagni chiedo personalità e coraggio per giocare a testa alta e petto in fuori".
Milito guidava l'attacco nel 2010, ora ci sei tu, altro argentino. E' una coincidenza?
"Sono consapevole di quello che ha fatto Milito con questo club. Sono orgoglioso di far parte di questa squadra e spero di fare una gran partita domani, di aiutare i compagni e di fare qualcosa che magari ha fatto lui in quella finale".
© RIPRODUZIONE RISERVATA