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Dagli studi di Domenica Premium, l'esperto giornalista Bruno Longhi si è espresso sulle dichiarazioni di Piero Ausilio e sulla posizione di Mauro Icardi: "Ausilio ha parlato in maniera onesta e sincera, perché si è enfatizzato quello che ha detto come se avesse detto qualcosa. Innanzitutto stiamo parlando di una squadra che dopo quel filotto di partite strapositive è crollata completamente; se lui venisse a dire 'questo è un gruppo fantastico, vanno tutti d'amore e d'accordo, son tutti bravi' allora l'errore dove sta? Lui ha messo in piazza quelli che sono i veri problemi di questa squadra, ha parlato di De Boer che lui non voleva assolutamente e che invece è stato acquistato da Thohir, nonostante il parere contrario di tutti. Ha parlato di Mancini che se ne era andato perché pensava che i giocatori in arrivo non erano giocatori scelti da lui e ha parlato anche dei problemi della squadra. Ha parlato dei giocatori che hanno differenti etnie, hanno dei gap generazionali, quindi non c'è gruppo e manca la personalità. Il capitano dell'Inter è un ragazzino che ogni tanto fa le bizze, parliamo di Icardi che si fa il leone sul petto e adesso ha aperto anche un profilo sui social dedicato alla bambina piccola appena nata. Queste cose non stanno né in cielo né in terra, il capitano deve essere veramente il leader della squadra.
Se potrebbe accadere qualcosa il prossimo anno? Sicuro. Se Icardi rimane e se dovesse arrivare Spalletti, già dal punto di vista tecnico l'argentino non è il centravanti che va bene. Spalletti gioca con il centravanti che gioca per la squadra e Icardi non è in grado. Lui è bravissimo a far goal però Spalletti ha bisogno di uno che giochi a calcio. Con l'Argentina Icardi non va a fare il capitano...".
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