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«Ledesma è sempre stato a disposizione dell'allenatore che poi fa le sue scelte. All'attuale tecnico noi abbiamo consegnato una rosa e lui deve decidere come impiegarla». Lo ha affermato il presidente della Lazio Claudio Lotito parlando delle situazione della squadra dopo il cambio di allenatore e del giocatore che è stato ad un passo dall'Inter. «Non a caso - aggiunge Lotito - è risultato che la Lazio non ha violato le regole». Neanche con Pandev? Gli è stato chiesto: «Per le situazioni in itinere (così Lotito allude al caso dell'attaccante macedone finito all'Inter ndr) si vedrà. Sicuramente la Lazio quando subisce un torto non rimane imbelle con le mani in mano». Lotito saluta comunque con simpatia Ballardini. «Una persona per bene - dice - un grande allenatore e un grande professionista che sta pagando il frutto di una situazione che si è determinata nell'ambiente e che ne ha condizionato i risultati. E poi l'imponderabile, domenica il Catania ha fatto un tiro e un gol. Mi auguro che questo cambiamento porti anche un cambiamento sull'imponderabile».
«Serviva una scossa», ha di nuovo spiegato Lotio, che si è augurato una pronta reazione della squadra. «Mi auguro che i giocatori capiscano l'importanza del momento delicato, difficile per la posizione in classifica, ma non per le potenzialità e il tasso tecnico della squadra». Come è stato il primo giorno di Edy Reia a Formello? «Lo stesso allenatore - risponde Lotito - ha ritenuto che questa è una squadra che occupa una posizione di classifica non consona al valore della rosa e che ci sono tutte le premesse per poter fare un buon lavoro». Certo è che Reja arriva nel bel mezzo di una contestazione dei tifosi che ha anche assunto caratteri di una certa violenza. Lotito, dal punto di vista personale, ci ha fatto il callo. «Nel momento in cui si innestano dei meccanismi di cambiamento - dice - si va a intaccare un sistema basato purtroppo su logiche diverse. Nel calcio conta la posizione in classifica indipendentemente da come la si raggiunge e noi stiamo invece puntando su una competizione che vada a riscoprire i valori sportivi che devono unire e non dividere».
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