- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Lukaku: “Razzismo? Governi e CEO dei social ci aiutino a combattere. Non uccidiamo il calcio”
Romelu Lukaku torna a trattare il delicato tema del razzismo. E lo fa con una lunga intervista rilasciata ai microfoni della CNN a margine del concorso fotografico "No To Hate", organizzato dal Chelsea per esaltare la diversità all'interno della comunità del club. Ecco le parole dell'ex attaccante dell'Inter, che ha esortato i Governi e i CEO delle varie piattaforme social a creare un tavolo con i calciatori per discutere della problematica:
COMBATTERE - "Devo combattere. Perché non sto combattendo solo per me stesso. Sto combattendo per mio figlio, per i miei futuri figli, per mio fratello, per tutti gli altri giocatori e i loro figli, per tutti. I capitani di ogni squadra e quattro o cinque giocatori, come le grandi personalità di ogni squadra, dovrebbero avere un incontro con i CEO di Instagram, i governi e la FA e la PFA, e dovremmo semplicemente sederci attorno al tavolo e avere un grande incontro al riguardo. Penso che solo noi tutti insieme e solo un grande incontro e una conferenza e solo parlare di cose che devono essere affrontate per proteggere i giocatori, ma anche per proteggere i fan e i giocatori più giovani che vogliono diventare calciatori professionisti".
INTERVENTO SOCIAL - "Alla fine della giornata, il calcio dovrebbe essere un gioco divertente. Non puoi uccidere il gioco con la discriminazione. Questo non dovrebbe mai accadere. Il calcio è gioia, è felicità e non dovrebbe essere un luogo in cui ti senti insicuro a causa dell'opinione di alcune persone non istruite. Se vuoi fermare qualcosa, puoi davvero farlo. Noi come giocatori, possiamo dire: 'Sì, possiamo boicottare i social media ', ma penso che siano quelle società che devono venire a parlare con le squadre, o con i governi, o con i giocatori stessi e trovare un modo per per fermare tutto questo perché penso davvero che possano farlo".
IN GINOCCHIO PRIMA DELLE PARTITE? SI', MA... - "Penso che possiamo prendere posizioni più forti, fondamentalmente. Inginocchiarsi prima della partita? Sì, va bene, tutti applaudono. Ma poi, dopo il match, spesso ti ricapita di ricevere insulti".
(Fonte: CNN)
© RIPRODUZIONE RISERVATA