Romelu Lukaku, centravanti dell'Inter e del Belgio, ha concesso una breve Q&A via social ai tifosi nerazzurri e non solo. Queste le risposte più importanti date dallo stesso calciatore.
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Lukaku: “Io al City? Felice all’Inter. Possiamo vincere ancora? Ovvio! Conte…”
Il centravanti dell'Inter ha concesso una breve Q&A via social ai tifosi: queste le risposte più importanti
Nessuna domanda, grazie per aver scelto l'Inter.
Grazie per l'affetto.
Qual è il tuo obiettivo per il 2021?
Stare in salute e lavorare duro.
Un consiglio ad un giovane che vuole fare il calciatore?
Lavoro duro e credere in te stesso.
Chi vincerà le finali NBA?
I Bucks.
Il miglior momento all'Everton?
Il debutto in casa con il Newcastle, l'ho amato.
L'influenza dei tuoi genitori com'è stata? Com'è essere un giocatore del Belgio?
La disciplina era forte in casa nostra ma loro hanno sempre creduto in me dal primo giorno. Rappresentare il Belgio a questi livelli per me significa molto.
Che ne pensi dell'Europeo senza un paese ospitante?
Mi piace molto, è diverso.
Come ti comporti con tutte le critiche ingiuste?
Per essere onesto non me ne frega un c...o. Io penso al mio lavoro dietro le quinte, questo spiega la mia mentalità. Provo sempre a migliorare e, più importante, a vincere le partite.
Ti piacerebbe giocare in un club con tuo fratello Jordan?
Certamente.
Il difensore più duro affrontato?
Kompany mi conosce molto bene (ride, ndr).
Che ne pensi di quest'immagine?
Una droga.
Com'era il tuo rapporto con Ian Wright?
Fantastico! Conosce il calcio molto bene: bisogna ascoltarlo quando dà consigli su come dare le spalle al difensore.
Un consiglio a chi sta vivendo un momento difficile?
Non mollare e usa questo momento come guida per arrivare al successo.
Hai un obiettivo per quanto riguarda i gol internazionali?
Io voglio solo vincere.
Quale altro ruolo di piacerebbe se non fossi attaccante?
Sono sempre stato solo attaccante.
Il cambio da Manchester a Milano?
Sono due grandi città. Solo il gioco è differente, in Italia devi usare molto di più il cervello: è qualcosa che dicevano io non sapessi fare.
Il tuo momento preferito in carriera?
Questo:
Il tuo gesto tecnico preferito?
Il doppio passo.
Come sei diventato un attaccante più cinico all'Inter?
La Serie A è molto difficile tatticamente. Ogni partita è diversa e a volte hai solo un'opportunità a partita, quindi devi coglierla.
Hai mai giocato a freccette?
Non ho mai provato... Brozovic è molto bravo.
Ti vedremo in duo con De Bruyne in un club?
Lo porterei volentieri all'Anderlecht.
Sei felice nela tua vita?
La vita va bene, non posso lamentarmi.
Chi ti ha creato più problemi in merito alla tua forza?
Non mi è mai piaciuto giocare spalle alla porta. Questo finché Antonio Conte non mi ha fatto vedere cosa potevo fare per la squadra: e anche per me stesso!
La quarta maglia dell'Inter?
La adoro.
Ti piace la Turchia?
Si, non ne ricordo molto ma tornerò a visitarla.
Magnani è il difensore più forte affrontato in Serie A? E' riuscito a tenerti testa.
Questo è il motivo per cui è stato sostituito all'intervallo.
Henry quanto ti ha aiutato?
Lui è quello di cui ho bisogno, ma tutta la squadra sta traendo benefici dai suoi consigli.
Il rigore sbagliato in Supercoppa col Chelsea?
Brutto ricordo ma mi ha reso più forte: più determinato e più vincente.
Tuo figlio sarà un calciatore?
Voglio che sia felice.
Eri più alto di tutti quando giocavi da piccolo?
Fino a 14 anni, quando poi ho cominciato a giocare con i più grandi.
Il tuo gol preferito con l'Inter?
Amo ogni gol.
Ti mancherà Ashley Young?
Certo, è tra i migliori 5 compagni mai avuti.
Lavori per essere il capocannoniere degli Europei?
Dimenticate le cazzate individuali: lavoro per vincere titoli.
Vorresti andare nella metà blu di Manchester?
Sono felice all'Inter.
Sono fiducioso sul fatto che l'Inter possa vincere ancora, ma sarebbe bello lo dicesse anche Romelu.
Ovvio!
Come fai ad essere diventato così all'Inter se non riuscivi a stoppare una palla allo United?
Non giocherei a questi livelli se non riuscissi a controllare una palla.
La tua ispirazione più grande?
La famiglia, sempre.
Sei il Re di Milano.
Grazie!
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